Il graffitaro Jorit, idolo della sinistra (e finanziato da De Luca), s’inchina alla propaganda di Putin
La passerella pro-Putin arriva nel giorno in cui i russi, a Odessa, cercano di ammazzare Zelensky, rischiano di allargare la guerra in Ucraina al resto del mondo vista la presenza del premier greco, e lasciano sul terreno cinque morti. Ma lo “street art” napoletano, Jorit, idolo della sinistra italiana, i cui murales devastano molte città italiane pagati a suon di euro dai sindaci, università e perfino da ospedali, ieri si è esibito nella passerella di propaganda del regime russo nella giornata della gioventù, a Sochi, mostrandosi al fianco dello Zar Putin. Dalla platea ha chiesto il permesso di scattare una foto con il presidente russo per “dimostrare all’Italia” che il leader del Cremlino “è umano”. Senza vergogna, senza imbarazzo della sinistra che lo coccola.
Jorit e Putin, passerella contro la propaganda occidentale
Italia e la Russia “sono unite da molti fattori, tra cui la lotta per l’indipendenza” e “il desiderio di libertà che gli italiani hanno sempre nel cuore”, ha detto il presidente russo al fianco del graffitaro napoletano, intervenendo al Festival mondiale della Gioventù. “La Russia ha sempre ammirato l’arte italiana”, ha aggiunto Putin, parlando della “grande arte di un grande popolo”. E lui, Jorit, al secolo Ciro Cerullo, se l’è anche abbracciato. “La Russia e l’Italia sono unite da molti fattori, tra cui la lotta per l’indipendenza e il desiderio di libertà che gli italiani hanno sempre nel cuore. Voglio mostrare all’Italia – dice – che sei un essere umano come tutti e contrastare la propaganda occidentale”.
Jorit era balzato alle cronache nel luglio 2023 per un murales da lui dipinto su una facciata di un palazzo distrutto a Mariupol, città ucraina assediata dalla Federazione Russa circa un anno prima e ancora sotto controllo russo nel luglio 2023. Il murales raffigura una bambina, con i colori della bandiera della Repubblica Popolare di Doneck negli occhi, alle cui spalle piovono missili con la scritta “NATO”. Un disegno, peraltro, copiato, secondo gli esperti.
Classe 1990, originario di Quarto Flegreo, comune a nord-ovest di Napoli, inizia ad essere conosciuto dal 2011 quando le sue opere sono esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, MANN. E proprio a Napoli Jorit ha realizzato enormi dipinti su facciate cieche di palazzi di periferia e anche nel centro storico. È lui l’autore dei murales di Pasolini e Angela Davis a Scampia e quello forse ancor più celebre di Maradona.
I finanziamenti di De Magistris e De Luca
Come ricordava Il Giornale, Jorit è da sempre coccolato da associazioni e amministrazioni di sinistra: primo tra i suoi ammiratori era l’ex sindaco Luigi de Magistris che gli ha commissionato più di un’opera (il costo dei suoi graffiti è valutato intorno ai 25mila euro). Non è stata da meno la Regione Campania di Vincenzo De Luca che attraverso un bando regionale lo ha finanziato con la non modica cifra di 300mila euro. Ora, invece, a ospitarlo e sovvenzionarlo sono gli occupanti russi dell’Ucraina orientale.
Lo Zar e i messaggi all’Italia
Putin, a Sochi, ieri, per la seconda volta, in poche settimane,ha fatto riferimento all’Italia con elogi e termini positivi. Il 20 febbraio, in un altro forum, il presidente ha risposto alle domande di Irene Cecchini, un studentessa italiana che da alcuni anni si è trasferita a Mosca per studiare all’Istituto statale per le relazioni internazionali (MGIMO). “L’Italia ci è sempre stata vicina, ricordo come mi accoglievano, lì mi sentivo a casa”, ha detto in quella circostanza il presidente russo, incuriosito dalla nazionalità della giovane interlocutrice.