Il gruppo Ecr firma la “Carta dei valori conservatori”: 12 capisaldi contro la deriva woke
“In un momento in cui l’identità culturale europea è messa in discussione dalla crescente imposizione di ideologie liberali e progressiste, espresse attraverso la narrativa “woke”, gli attacchi alla famiglia tradizionale e le teorie sull’identità di genere, il Gruppo Ecr riconosce la necessità di sottolineare i principi duraturi che hanno plasmato i valori europei nel corso della storia”. Con questa premessa i parlamentari europei riuniti a Subiaco per l’evento “L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo” hanno sottoscritto una “Carta dei valori conservatori”, che si richiama alla visione del Santo patrono d’Europa. Si tratta di un documento in 12 punti che parte dal fatto che “l’Europa è innanzitutto un concetto storico e culturale” e arriva all’impegno quotidiano per “costruire una società fondata su valori duraturi, che favorisca la stabilità, l’armonia e il benessere di tutti i suoi cittadini”.
La Carta dei valori conservatori, formalmente sottoscritta a nome di tutto il gruppo di Ecr dal copresidente dei Conservatori e riformisti europei Nicola Procaccini, vuole “articolare una serie di principi fondamentali che definiscono il conservatorismo, rafforzando il nostro impegno a promuovere una comunità stabile, giusta e armoniosa”. Ecco, dunque, i dodici punti in cui si declina questa visione.
La Carta dei valori conservatori sottoscritta dal gruppo Ecr a Subiaco
1. L’Europa è innanzitutto un concetto storico e culturale. Seguendo gli insegnamenti di San Benedetto, sottolineiamo l’importanza di preservare il nostro patrimonio culturale e i valori tradizionali. Condividiamo un’identità comune con radici profonde che affondano nella tradizione ellenistica, romana e cristiana.
2. Non accettiamo la falsa scelta tra più Europa o nessuna Europa. Pur valorizzando la cooperazione tra gli Stati europei, riteniamo che limitare qualsiasi interferenza indebita sia essenziale per mantenere le identità culturali e storiche uniche dei nostri Stati membri e garantire la sovranità nazionale.
3. Riconosciamo con umiltà la saggezza di coloro che ci hanno preceduto. Il nostro attaccamento alla tradizione non è un rifiuto del progresso, ma un riconoscimento del fatto che preservare valori duraturi è essenziale per una società stabile e fiorente.
4. Siamo a favore di una società che abbracci la diversità di pensiero. Ci opponiamo fermamente a un’Ue intesa come strumento per la realizzazione di un’agenda globalista volta a imporre il pensiero unico progressista e il relativismo etico. Incoraggiamo invece il dialogo aperto e lo scambio rispettoso di idee, riconoscendo la ricchezza che deriva da una varietà di prospettive.
5. Sottolineiamo l’urgente necessità di allineare progresso e questioni etiche. Promuovendo un rapporto armonioso tra innovazione e principi morali, puntiamo a costruire una società che non solo prosperi economicamente, ma che sostenga anche i valori senza tempo che contribuiscono alla solidità morale e alla resilienza del nostro patrimonio comune.
6. Affermiamo il ruolo della fede e della morale nella formazione di una società giusta e compassionevole. Pur rispettando le diverse confessioni, riconosciamo l’influenza positiva che una corretta integrazione e principi morali condivisi possono avere sulle nostre comunità.
7. Il conservatorismo incarna intrinsecamente l’essenza dell’ambientalismo, radicato nell’etimologia del termine “ecologia”, e sottolinea il nostro fermo impegno a tutela dell’equilibrio degli ecosistemi. Contrariamente all’agenda verde prevalente, crediamo che gli esseri umani siano parte integrante di questo equilibrio e ci adoperiamo per lo sviluppo di politiche pragmatiche e scientificamente fondate che riconoscano il ruolo centrale delle persone nel bilanciare sostenibilità ambientale e crescita economica.
8. Le Nazioni devono proteggere il diritto alla vita trovando modi sempre più efficaci per prevenire i conflitti e risolverli con mezzi pacifici. Crediamo che ogni essere umano sia prezioso, che le persone siano più importanti delle cose e che il valore delle istituzioni si misuri sulla base di quanto esse pregiudicano o rafforzano la vita e la dignità della persona umana.
9. Il nostro continente sta vivendo una profonda crisi demografica che minaccia la sua stessa esistenza. Sosteniamo misure che promuovano la natalità e incoraggino le famiglie nella loro nobile aspirazione alla genitorialità. Un ambiente familiare stabile e accogliente costituisce la base per il benessere del singolo e della comunità in generale.
10. Sosteniamo la famiglia tradizionale come fondamento della società, sottolineandone il ruolo cardine nella formazione amorevole, stabile ed equilibrata delle future generazioni. Ci opponiamo fermamente ai tentativi di decostruire le distinzioni intrinseche tra uomo e donna, riconoscendo che tali ideologie erodono il tessuto stesso delle nostre fondamenta sociali. Nel sostenere la conservazione dei valori della famiglia tradizionale, affermiamo il nostro impegno a promuovere comunità fondate sulle virtù senza tempo del rispetto, dell’amore e dell’unità.
11. Propugniamo un sistema educativo incentrato sull’eccellenza e sulla meritocrazia, in cui gli individui siano messi nelle condizioni di raggiungere il proprio massimo potenziale. Ciò comporta il rifiuto dell’imposizione di programmi ideologici nelle strutture educative e la promozione di un ambiente che incoraggi il pensiero critico.
12. Riconoscendo la distrazione causata da tendenze superficiali, divisive ed effimere (come “wokismo” o teorie di genere), sottolineiamo l’importanza di riorientare la nostra visione dell’Europa su questioni essenziali che incidano realmente sulle nostre comunità. Ci sforziamo di costruire una società fondata su valori duraturi, che favorisca la stabilità, l’armonia e il benessere di tutti i suoi cittadini.