“Il Pd non è l’Isola dei famosi”: Pina Picierno sbotta contro la rincorsa di Schlein ai candidati civici

28 Mar 2024 13:01 - di Sveva Ferri
picierno pd europee
Lo psicodramma della composizione delle liste per le europee continua ad agitare il Pd, tra appelli a non farsi sfuggire questo o quel nome civico da mettere in lista e mal di pancia sempre più manifesti proprio per la compressione che le canditure esterne implicano per i dirigenti interni. Un tema che investe particolarmente le donne, per le quali il combinato disposto di alternanza di genere, presenza come capolista delle “civiche” Lucia Annunziata e Cecilia Strada ed eventuale candidatura di Elly Schlein comporta un serissimo rischio di mancata elezione.

Picierno sulle europee: “Il Pd non è l’Isola dei famosi, sono i militanti che lo tengono in piedi”

Fra quelle che si troverebbero schiacciate da questo meccanismo c’è anche Pina Picierno, eurodeputata e vicepresidente del Parlamento europeo, che non a caso è tra le più agguerrite nel criticare le scelte del vertice dem. “La questione delle liste nel nostro partito è iniziata in modo un po’ scomposto, perché è arrivata prima sui giornali e poi negli studi televisivi. Io credo – ha detto nel corso della trasmissione L’Aria che tira su La7 – che debba essere riportata su un binario politico, e lo dico da militante del partito: le discussioni si fanno nelle direzioni dove vengono avanzate proposte”. “Insomma – ha aggiunto Picierno – non siamo certo l’Isola dei famosi e non siamo neanche in un contest televisivo. Il Partito democratico si è tenuto in piedi in questi anni grazie alla forza di tutti i nostri militanti, ritengo – ha concluso – sia giusto ascoltare quello che pensano”.

L’appello di Orlando e Bettini per la candidatura di Tarquini

Ma mentre le donne dem cercano di difendere la propria postazione, rivendicando il primato dei candidati politici, fra gli uomini c’è chi invece lancia appelli affinché non ci si faccia sfuggire civici di prestigio. Faccenda che, per altro, può essere letta come l’ammissione della debolezza e della scarsa attrattività dei dirigenti del partito, che in fondo è il vero nodo di tutta la discussione intorno alla formazione delle liste. In particolare, in queste ore, a essere corteggiatissimo è l’ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Per lui si sono spesi Andrea Orlando e Goffredo Bettini. “Dobbiamo fare di tutto per confermarla. Il Pd deve allargarsi, soprattutto in direzione di un dialogo con il mondo cattolico e cristiano”, ha detto Bettini, sottolineando che Tarquinio è un “intellettuale cattolico e pacifista”. Parole nelle quali echeggia anche un altro spettro del Pd: la lista pacifista di Santoro che, secondo recentissimi sondaggi, drenerebbe prima di tutto voti dem.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *