Il Pd si spacca anche su Marco Tarquinio candidato: i riformisti non lo vogliono. Orlando: “Siete matti?”
Si apre anche la “faglia” Marco Tarquinio a sconquassare il Pd, in pieno psicodramma da liste elettorali per le europee. Il “civismo” riscoperto dalla Schlein, il “femminicidio politico” delle donne dem, aggravato da un candidatura della segretaria, stanno creando vere e proprie faide interne. Il clima è arroventato: il grido di dolore della Picierno stamane ha accelerato un macontento ormai palese. La rincorsa ai candidati civici sta mandando ai matti mezzo partito. E in pieno pomeriggio esplode la mina Tarquinio. Da settimane circola l’ipotesi che l’ex direttore di Avvenire e volto noto nel mondo cattolico, ma anche del pacifismo italiano, possa essere candidato. Ci sarebbe la disponibilità del giornalista e, al contempo, una ennesima frattura interna al Pd.
Il Pd si spacca sulla candidatura di Marco Trrquinio
Altre candidature civiche sono al momento indigeste a buona parte del partito, tra cui quelle di Lucia Annunziata e di Cecilia Strada: “Così sembra che non abbiamo un classe dirigente”, lamentano le europarlamentari. Ed è questo, probabilmente, il motivo per cui l’investitura di Tarquinio non è ancora stata ufficializzata: una spaccatura interna, che vede una parte del partito favorevole alla sua candidatura e un’altra fortemente contraria si sta palesando. Le voci scettiche vengono soprattutto dalla corrente riformista. Il problema è anche la linea politica divergente che Tarquinio rappresenta. Lia Quartapelle in un post su Fb al vetriolo fa una lunga filippica.
Quartapelle contro la candidatura di Tarquinio: lontano dal programma del Pd
“Sull’Ucraina, il Pd si è sempre schierato a sostegno di Kiev, votando per l’invio delle armi. Nel manifesto elettorale del Pse, il partito europeo di cui facciamo parte, è scandito con chiarezza che non faremo mancare il sostegno a Kiev. Faremo anche quel che è necessario perché l’UE nei prossimi anni si assuma maggiori responsabilità per la propria sicurezza e difesa; attuando una forte politica di sicurezza e di difesa comune europea che operi in modo complementare alla Nato; e sostenendo lo sviluppo dell’industria europea della difesa. Per quanto riguarda i diritti civili il Pd si è impegnato perché venga riconosciuto in tutta Europa, Italia inclusa, il certificato di genitorialità anche per le coppie dello stesso sesso; e perché il diritto all’aborto sia inserito nella Carta europea dei diritti. Nei prossimi anni lavoreremo per garantire alle donne in Europa un pieno accesso ai diritti sessuali e riproduttivi: incluso il diritto ad abortire, rafforzare le strategie Ue per la parità di genere e per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq”.
La dem esprime una totale chiusura: “Tarquinio condivide il programma di lavoro che ci siamo dati per i prossimi anni?“. Domanda retorica: Tarquinio è su altre posizioni. Pertanto Quartapelle dà un aut aut alla Schlein: “Se si vuole imporre un cambiamento di rotta politica, lo si faccia apertamente, con una discussione esplicita negli organismi di partito deputati, non con le candidature”. Lorenzo Guerini ha detto esplicitamente al Corriere della Sera: “La nostra linea sull’Ucraina è stata ed è chiara. Vogliamo forse aprire su un punto su cui siamo uniti in campagna elettorale?”.
Andrea Orlano; “Siete matti a lasciarvi sfuggire Tarquinio?”
Sul fronte opposto arriva il “difensore” della candidatura dell’ex direttore di Avvenire: “A me sembra che questa discussione sia un po’ da matti- dice Andrea Orlando- . Abbiamo la disponibilità di uno che parla di un tema importante: la pace. Parla al mondo cattolico, con cui il Pd dice di voler costruire un rapporto più solido e forte”. E avverte i suoi. “A questo punto un passo indietro” sulla candidatura di Tarquinio “sarebbe una rottura con il mondo cattolico. Ed è strano che si debba segnalare questa cosa proprio alle parti del partito che da tempo pongono la questione del rapporto con quel mondo”. “Dobbiamo sostenerlo con forza”, è il suo grido di battaglia”. Insomma, c’è un Pd in piena deflagrazione e le europee sono dietro l’angolo.