Italia vuol dire fiducia. A ruba i Btp “europei”: ordini per 41 miliardi e nuovo record di sempre
E’ stata un’altra giornata trionfale per i titoli di Stato, sia per le condizioni eccezionali offerte ai risparmiatori italiani, settore retail, sia per l’obiettivo, del Ministero dell’Economia, di “rifinanziare” il debito pubblico raccogliendo risparmi frutto della nostra crescita ma anche della ritrovata fiducia dei mercati internazionali. Dopo il successo del Btp Valore marzo 2030 (raccolta oltre 18 miliardi di euro, una cifra record per un titolo retail), i cosiddetti Btp “patriottici” destinati ai risparmiatori italiani, il Tesoro ha collocato ieri la prima tranche del nuovo Btp indicizzato all’inflazione europea di ammontare pari a 5 miliardi di euro. Come spiega oggi “Milano Finanza”, a fronte di ordini finali superiori a 41 miliardi (il book più grande di sempre per un Bpei) da 165 investitori, il bond con scadenza 15 maggio 2036 offre un tasso annuo dell’1,8%, pagato in due cedole semestrali. L’importo è stato collocato al prezzo di 99,763 corrispondente a un rendimento lordo annuo all’emissione dell’1,830%.
Btp indicizzati, record sui mercati. Italia vuol dire fiducia
Ad alimentare le richieste dei Btp indicizzati sono stati soprattutto gli investitori internazionali, che secondo le prime stime di mercato hanno assorbito l’80% degli acquisti con una prevalenza di Asia, Francia, Regno Unito e penisola Iberica. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, intanto, oggi ha aperto in calo a 124 punti base rispetto alla chiusura della vigilia a 125 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano si attesta al 3,66%. La stabilità dei conti viene considerata uno dei fattori di successo sui mercati internazionali. Lo spread Btp/Bund resta sui livelli minimi da oltre due anni a 125 punti base e «continua a restringersi perché gli investitori corrono ad assicurarsi rendimenti a livelli che non si vedevano da oltre un decennio», dice ancora a “Milano Finanza” un trader, Erjon Satko, strategist di BofA.
Il “Valore” dell’Italia, sottolineato da Foti (FdI)
” I dati sull’economia italiana continuano a restituire l’immagine di una Nazione che cresce, nonostante le difficoltà legate a una situazione geopolitica molto complessa. Abbiamo registrato il record di occupati, di contratti stabili e di occupazione femminile e la tendenza sulla ripresa del mercato del lavoro è in costante crescita. Secondo fonti specializzate nel mese di marzo sono programmati dalle imprese 447 mila contratti e si arriverà a 1,4 milioni entro maggio- con un incremento rispetto allo scorso anno di oltre il 7%. Il Btp valore ha raccolto 53 miliardi in 3 emissioni. Un dato significativo sia perché- come ribadito dal Presidente Meloni- stiamo rimettendo gran parte del debito italiano ‘in mani italiane’, sia perché è indice della fiducia dei risparmiatori verso il governo e la sua politica economica”, commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati Tommaso Foti. “Tutto questo -spiega- accade mentre lo spread, il dato che più degli altri indica l’affidabilità di uno Stato, continua a scendere. Non solo: ieri la Borsa ha segnato il record storico di 34milapunti. Il dato è ancora più straordinario perché il risultato non è legato alle banche, ma il 50% dei titoli che sono andati meglio è relativo a singole realtà aziendali. Un altro piccolo grande tassello di un puzzle che sta vedendo la nostra Nazione rialzare la testa grazie a un governo stabile, credibile, solido e capace”.