Giulia, “lapidata” e sottoposta a esorcismo dal marito, racconta al Secolo: «Poteva finire come ad Altavilla»
“Quando ho letto dell’esorcismo di Altavilla Milicia ho subito chiamato i miei avvocati. Sembrava la mia storia. Non potevo più stare zitta. La gente deve sapere”. La voce di Giulia al telefono suona calma, ogni tanto vacilla, prende una pausa, nell’intervista al Secolo d’Italia ripercorre il suo calvario.
Molti giornali hanno riservato alla sua vicenda titoli come “l’adultera lapidata dai figli” e “portata dal marito dall’esorcista”
Non m’importa dei titoli, conta che le donne come me siano allerta. Magari la mia intervista serve a far trovare il coraggio a qualcuna che sta come me. Perché la mia vicenda ha delle analogie impressionanti con la vicenda siciliana.
Iniziamo dalle analogie…
Un marito che diventa fanatico religioso dopo aver perso il lavoro, due figli, il maschio dalla parte della mamma, la femmina succube del padre. E poi il delirio di lui, che mi considerava “indemoniata” e che mi ha portato da svariati esorcisti…
Gli esorcisti erano sacerdoti o erano iniziative “fai da te” come ad Altavilla Milicia?
Tutti sacerdoti: mi ha portato in Umbria, a Cori, a Velletri, a Ronciglione, ho perso il conto… E sa come finiva dopo poco? Sempre alla stessa maniera. Il prete consigliava a mio marito di farsi aiutare da uno specialista, un medico. La mia fortuna è che mio marito non sia finito in una setta come quella di Altavilla, sennò sarei morta anche io.
Ma lei perché lo seguiva?
Avevo due figli piccoli, eravamo in difficoltà economiche, stavo con un uomo che amavo. Speravo che sottoponendomi all’esorcismo lui capisse che il problema non ero io. Invece…
Invece dopo il rifiuto del prete di sottoporla a esorcismo?
Era peggio. Litigava col prete e andava a cercare un’altra chiesa sperando che qualcuno gli desse ragione.
Può raccontare, se ci riesce, la storia della lapidazione?
Mia figlia aveva letto sul cellulare le chat del mio sfogo con un mio ex. Le ha mostrate a mio marito e da quel giorno sono diventata l’adultera che va punita. In un più di un’occasione ha ordinato ai figli di lanciarmi i sassi, perché andavo lapidata. E loro hanno dovuto obbedire.
Perché non è fuggita?
Con due figli piccoli mi sembrava impossibile. Ci sono riuscita solo nel 2019, ma non è stato facile. Io pensavo di salvarlo, di aiutarlo a recuperare. Tornassi indietro, sarei scappata molto tempo prima.
Ma il suo ex marito è sempre stato così?
Siamo stati fidanzati 6 anni e non era mai entrato in chiesa. Dopo il matrimonio, è cambiato da quando ha perso il lavoro. Si è buttato sul letto e non si è più alzato. Io lavoravo anche per lui, per mantenere la famiglia. Finché lui non ha preso la deriva del fanatismo religioso.
Che faceva?
Imponeva digiuni a tutta la famiglia, la lettura della Bibbia in ginocchio a casa. Ai bambini imponeva la lettura delle vite dei santi, da ripetere a memoria. Aveva tolto la televisione perché per lui era diabolica. Poi ha anche tolto i figli da scuola perché anche la scuola per lui era diabolica. E lì sono intervenuti i servizi sociali e la vicenda è successivamente finita in tribunale.
Quando è scattata la ribellione?
Ho perso 22 chili, non mi reggevo più in piedi, perché mi vietava di mangiare. Dopo l’ultimo esorcismo sono scappata da casa e sono corsa dai miei genitori. Mio padre, che oggi non c’è più, è stato determinante.
Perché per fortuna non tutti i padri sono uguali…
Un uomo mi ha annientato la vita e un uomo mi ha ridato la vita. Mio padre mi ha accolta, sostenuta e rimessa in piedi, aiutandomi anche ad affrontare questo processo.
Processo che è ancora in corso…
Dei due figli, sono riuscita a salvare solo il maschio, perché era ancora minorenne, lui ha capito l’orrore che ha vissuto. Lei non sono riuscita…(la voce si spezza per il pianto ndr). Era già maggiorenne ed è rimasta col padre. Vive con lui in condizioni che, fatico anche a raccontare, è plagiata, mi odia. In tribunale ha ripetuto che sono un’adultera e che vado punita. Per me è un dolore straziante…
Possibile che non si possa fare nulla?
La ragazza ha 21 anni, dal punto di vista legale è libera di lasciare suo padre anche oggi stesso. Purtroppo non riesce a farlo.
Che cosa consiglia alle donne che rischiano di trovarsi nella sua situazione?
Fatevi aiutare, non abbiate paura. Ci sono dei centri anti-violenza specializzati, rivolgetevi a loro. Chiedete aiuto, prima che sia troppo tardi.
Questo caso lascia aperti tanti interrogativi: com’è possibile che una persona perda la ragione fino a sprofondare in questi abissi? Dipende solo da lui, oppure ci sono responsabilità ignote di altri come nella vicenda di Altavilla? Di sicuro, vale la stessa raccomandazione che si rivolge alle donne perseguitate e maltrattate: denunciare subito!