Meloni al Cairo: “Pagina storica nelle relazioni con l’Egitto. Così fermeremo i flussi illegali”

17 Mar 2024 19:47 - di Maurizio Ferrini
Meloni Egitto

“Una pagina storica delle relazioni delle relazioni tra Italia ed Egitto”: il premier Giorgia Meloni, al termine del vertice Ue-Egitto, non nasconde il legittimo orgoglio. La serie di accordi bilaterali firmati al Cairo con il presidente al-Sisi nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa è un inedito assoluto.

Un cambio di passo che vede l’Italia protagonista assoluta. Meloni, che è in missione congiunta con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e i capi di governo di Belgio, Grecia, Cipro e Austria, ha ricordato la portata dell’accordo. Il memorandum Ue-Egitto prevede infatti uno stanziamento senza precedenti, tra prestiti e sovvenzioni, di 7,4 miliardi fino al 2027.

L’obiettivo è chiaro: accompagnare le riforme economiche e sociali dell’Egitto, e al contempo sostenerlo per fronteggiare l’emergenza migranti. “Sono stati adottati più di dieci memorandum d’intesa”, rivendica Meloni. Dall’agricoltura sostenibile al supporto finanziario alle piccole e medie imprese, allo sviluppo delle infrastrutture e alla salute. Sulla dichiarazione congiunta Ue-Egitto, Meloni sottolinea che “è un passo importante verso lo sviluppo di un vero e proprio partenariato in grado di affrontare, in modo integrato, tutte le complesse sfide del nostro tempo, da quelle regionali allo sviluppo e anche alla migrazione illegale”.

Meloni in Egitto: sul caso Regeni niente sconti al Cairo

Il presidente del Consiglio esprime una “nota di soddisfazione per il ruolo che l’Italia ha svolto in questo nuovo modello di cooperazione tra l’Europa e la sponda sud del Mediterraneo”. E sottolinea che “in questo quadro europeo, l’Italia ha agito in modo concreto anche attraverso il Piano Mattei per l’Africa. L’Egitto è uno dei Paesi identificati nel Piano, i Paesi prioritari, e non poteva essere altrimenti”.

Non manca un riferimento sul caso Regeni, Meloni conferma infatti che gli accordi non cambiano la posizione dell’Italia. “Sul processo siamo andati avanti, alla ricerca della verità e della giustizia”.

Da Lollobrigida a Kelany: la soddisfazione degli esponenti di FdI

Una pagina storica enfatizzata da molti esponenti dei Fratelli d’Italia e della maggioranza. “La presenza, accanto al presidente Meloni, di Ursula Von der Leyen, e la firma dei 10 Memorandum tra Ue ed Egitto, dall’agricoltura sostenibile, alle infrastrutture, alla sanità, è la dimostrazione che l’Italia non è sola in questo progetto”, commenta il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “L’Europa è rimasta per troppi anni isolata – prosegue il responsabile delle Politiche agricole del governo – e oggi, anche attraverso l’intuizione italiana del Piano Mattei, è pronta a riacquistare il suo spazio nello scacchiere internazionale”.

Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo, sottolinea: “Anche a Bruxelles hanno capito che è necessario spostare l’attenzione sulla ‘dimensione esterna’ dei fenomeni migratori, come proposto dal premier Giorgia Meloni. Significa che i flussi migratori vanno gestiti e non subiti, e significa anche fare accordi con le nazioni di origine e transito degli immigrati e combattere i trafficanti di esseri umani, favorendo la migrazione legale e controllata”.

“Oltre agli incontri politici ed economici – osserva Antonio Giordano, componente della commissione Politiche Ue alla Camera – è importante evidenziare che l’Italia ha già avviato un ambizioso piano di cooperazione con gli Stati africani, del valore di 5 miliardi di euro, e l’Egitto gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. La firma di diversi accordi bilaterali segna un passo concreto verso la realizzazione del Piano Mattei, che punta a promuovere lo sviluppo sostenibile e la stabilità in Africa.

“Questi accordi – commenta Sara Kelany, responsabile nazionale del Dipartimento Immigrazione di FdI – saranno fondamentali, come quello Tunisino, per gestire i flussi migratori, nell’ottica della necessaria collaborazione con i paesi di transito per bloccare le partenze verso l’Europa. È pericolosissima e anche incosciente la posizione del presidente del Pd Schlein che grida allo scandalo per questo incontro, non si rende conto che così facendo non solo nuoce all’Italia, ma anche alla possibilità di costruzione del processo di pace in Medio Oriente. Scandaloso – conclude la parlamentare di FdI – che questi attacchi vengano mossi incoscientemente e solo per fare cassa elettorale”

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