Nuovo monito del Papa contro l’ideologia gender: “Brutta e pericolosa: cancella l’umanità”
Nuovo monito del Papa sull’ideologia gender. “È il pericolo più brutto” sul terreno dei rapporti tra uomo e donna, perché “annulla le differenze”, ha detto il Pontefice ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno Internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”. Bergoglio, ancora un po’ raffreddato, ha affidato la lettura del suo discorso a un collaboratore, ma queste parole le ha pronunciate personalmente, a braccio.
Il Papa sul gender: “Una brutta ideologia del nostro tempo”
“Vorrei sottolineare una cosa: è molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità”, ha ammonito il Papa.
L’invito alla lettura del Pontefice: un romanzo “profetico” sulla cancellazione delle differenze
“Uomo e donna, invece – ha proseguito – stanno in una feconda ‘tensione’. Io ricordo di aver letto un romanzo dell’inizio del Novecento, scritto dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury: The Lord of the World. Il romanzo parla del futuribile ed è profetico, perché fa vedere questa tendenza di cancellare tutte le differenze. È interessante leggerlo, se avete tempo – ha esortato il Pontefice – leggetelo, perché lì ci sono questi problemi di oggi; è stato un profeta quell’uomo”.
La riflessione sulla “crisi antropologica in atto”
Nel discorso letto dal collaboratore, il Papa ha invitato a riflettere “sulla crisi antropologica in atto e sulla necessaria promozione delle vocazioni umane e cristiane”. “Ed è importante che si sviluppi, anche grazie al vostro contributo, una sempre più efficace circolarità tra le diverse vocazioni, perché – ha sottolineato – le opere che sgorgano dallo stato di vita laicale al servizio della società e della Chiesa, insieme al dono del ministero ordinato e della vita consacrata, possano contribuire a generare la speranza in un mondo sul quale incombono pesanti esperienze di morte”.
L’esortazione a non perdere “il senso dell’umorismo”
Poi, al termine del discorso letto da monsignor Ciampanelli, Bergoglio ha preso nuovamente la parola: “Non abbiate paura in questi momenti così ricchi nella vita della Chiesa. Lo Spirito Santo ci chiede una cosa importante: fedeltà. Ma la fedeltà è in cammino e la fedeltà ci porta spesso a rischiare. La ‘fedeltà da museo’ non è fedeltà. Andare avanti con il coraggio di discernere e rischiare cercando la volontà di Dio. Vi auguro il meglio. Coraggio e avanti – ha concluso – senza perdere il senso dell’umorismo!”.