Pioltello, confermata la chiusura della scuola per la fine del Ramadan: la nuova delibera

26 Mar 2024 12:31 - di Alberto Consoli

L’istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano) resterà chiuso il 10 aprile in occasione della festa per la fine del Ramadan. Lo ha deciso il Consiglio di istituto, con voto unanime, dopo aver revisionato la delibera per la sospensione delle lezioni, dichiarata irregolare dall’ufficio scolastico regionale. La modifica ha riguardato la sottolineatura della sola motivazione didattica alla base della decisione: in altre parole, per evitare di portare avanti il programma in aule vuote; e a fronte di un anno scolastico iniziato con un giorno di anticipo, si è preferito chiudere per “supposte esigenze didattiche” senza introdurre valutazioni o riferimenti “religiosi”. Superate le polemiche con un sostanziale “pareggio”: la scuola chiuderà 1 giorno anziché 4. E passa la “linea” Valditara sul fatto che le scuole non possano decidere nuove festività.

La chiusura non ha a che fare con la religione ma con la didattica –viene specificato-  calcolando che la scuola sarebbe rimasta aperta per pochissimi alunni. Con questa motivazione il Consiglio di istituto ha votato la chiusura della scuola. Seppur rivedendo la precedente delibera, definita lacunosa dallo stesso ministro dell’Istruzione. Il ministro ha preso atto della rettifica del calendario, sottolineando che il consiglio di istituto ha accolto l’invito dell’ufficio scolastico regionale.

Ramadan, scuola di Pioltello rimarrà chiusa. Il commento di Valditara

Insomma, finisce con un sostanziale pareggio la questione. La rettifica è stata commentata così dal Ministro dell’istruzione e del merito: “Apprendiamo che il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih ha  provveduto a rettificare il calendario scolastico per l’anno scolastico 2023/2024; e a motivare il precedente provvedimento, accogliendo così l’invito dell’ufficio scolastico regionale. Nella nuova delibera – sottolinea Valditara – si fa riferimento esclusivamente a supposte esigenze didattiche: senza introdurre valutazioni ulteriori. Il consiglio di istituto ha altresì ridotto, da quattro a due, i giorni di chiusura previsti; sanando una evidente irregolarità puntualmente sollevata dagli organi ministeriali. Inoltre si è stabilito che il giorno 21 maggio ci sia una giornata di confronto. Le polemiche di questi giorni – afferma il Ministro – si dimostrano, quindi, velleitarie e pretestuose. È stato anzi opportuno il richiamo al rispetto delle regole previste dall’ordinamento. Adesso sarà l’ufficio scolastico regionale, nell’esercizio delle sue prerogative, a fare tutte le ulteriori valutazioni del caso. Io continuo a credere – conclude – che una vera e costruttiva inclusione necessiti di scuole aperte e non chiuse”.

 

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