Raimo, orrore sul caso Salis: “I neonazisti vanno picchiati”. Parenzo sconvolto (video)
“E’ giusto picchiare i neonazisti“. Christian Raimo si è reso protagonista di un elogio della violenza che lascia sconvolti persino Parenzo e Laura Boldrini. L’orrore avviene a “L’aria che tira” su La7, dove si discuteva sul caso di Ilaria Salis a cui sono stati negati i domiciliari. Si parlava dei capi d’accusa per i quali la nostra connazionale si trova nei guai: ossia le presunte violenze commesse nel corso di una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023. Raimo fa un intervento indegno di un paese civile. Ed è ancor più grave perché pronunciato da lui che è un insegnante. Da “bravo” cattivo maestro si è fatto propugnatore della violenza “selettiva”: picchiare un manifestante neonazista non è un reato secondo lui. E spiega perché. L’espressione in collgamento di Vittorio Feltri è schifata. Noi abbiamo dovuto riascoltare il video per verificare che quanto detto in diretta fosse vero, se per caso avessimo capito male. Era purtroppo vero.
Raimo: “Penso che i neonazisti vadano picchiati”
Mentre in studio si esprimono perplessità sulla politicizzazione della vicenda Salis, al momento controproducenti, Raimo propugna lo scontro fisico come cosa buona e giusta in certi casi, quelli che pensa lui. “C’è una collega antifascista che è andata in Europa a picchiare dei neonazisti. Che cosa bisogna fare con i neonazisti? Io penso che vadano picchiati.” Lo studio esplode. Lui con una disinvoltura vergognosa rilancia l’orrore. “Una provocazione”, dice Partenzo, tentando di lanciargli una “exit strategy”. Invece Raimo rilancia: “Non è una provocazione. Io insegno a scuola….”. “Non a picchiare i nazisti, spero”, lo incalza il conduttore molto risentito dalla piega violenta presa dalla trasmissione. Raimo sembra stupito dello stupore dei suoi interlocutori: “Penso che picchiare i neonazisti sia giusto”, ribadisce. “Non si picchia nessuno Raimo”, gli replicano tutti.
Parenzo ribatte a Raimo: “Nessuno mai in diretta…”
“In questa trasmissione nessuno mai era arrivato a tanto in diretta televisiva”, esclama il conduttore. Raimo imperterrito: “Io insegno ai miei studenti che la democrazia è arrivata dal fatto che a un certo punto c’è stata un’opposizione seria di fronte al nazismo. Ilaria Salis non stava picchiando un neonazista: stava assistendo in qualche modo a una manifestazione in cui si contrastava…”. “No – lo ha interrotto il conduttore – hanno provato a spaccargli la testa a quelle persone. Lei comunque ha sempre detto di non aver partecipato al pestaggio”. Quel che è grave è che Raimo è un docente. E questo spiega, probabilmente, più che mille convegni, come mai scuole e università siano diventati i luoghi dell’intolleranza, dello scontro fisico, della censura e dell’intolleranza. Con una figura così, solo lui potrà avere la faccia di bronzo di rientrare in classe…
Il web non gradisce
Dal web arrivano commenti indignati: “Lontano dalla cattedra- scrive un utente- Spero il ministero voglia prendere provvedimenti seri e immedisati nei suoi confronti”. “Gli insegnanti buoni…quelli del dialogo”. Un altro commenta ironico: “In verità vi dico…Raimo iniziarà a fare la vittima prima di stasera”.