Sos Coldiretti: gli attacchi Houthi mettono a rischio l’export italiano per 6 miliardi di euro
Il ministro Guido Crosetto lo ha ribadito chiaro e forte in un’intervista al Corriere della sera: «Gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale. E un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri». E se ancora non bastasse, sulla situazione nel Mar Rosso – attacchi Houthi e scambi commerciali a rischio – è intervenuta in queste ore anche la Coldiretti che, in un’analisi su dati Centro Studi Divulga sugli impatti dell’escalation dopo l’attacco di un drone al cacciatorpediniere italiano Duilio, ha spiegato: «Dal Canale di Suez passano il 16% dell’olio d’oliva. Il 15% dei prodotti derivati dalla lavorazione dei cereali. E il 14% del pomodoro trasformato delle esportazioni agroalimentari italiane, che complessivamente ammontano a un valore di circa 6 miliardi di euro». Tutto «messo a rischio dalle incursioni terroristiche Houthi contro le navi».
Coldiretti, gli attacchi Houthi mettono a rischio l’export italiano per 6 mld di euro
Non solo. La disamina Coldiretti, di cui dà conto l’Adnkronos, segnala anche che i prodotti agroalimentari che partono dal nostro Paese o arrivano in Italia passando per Suez, sono principalmente quelli destinati o in arrivo da Asia e Oceania. Di cui la quasi totalità viene trasportata via mare. Accanto a olio, cereali e passata di pomodoro, allora, ci sono anche tabacchi (33% dell’export complessivo) e foraggere (40%). Ma una quota importante è rappresentata dall’ortofrutta, che è pure quella più esposta agli effetti dell’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, che potrebbe creare problemi di conservazione del prodotto fresco. Con il rischio di perdere fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare.