Studente simula uno sparo contro Meloni al Senato. La Russa: “Solo un ragazzino, ma il gesto va condannato”
Il segno della pistola con la mano e la simulazione di un colpo nei confronti del premier Giorgia Meloni. Teatro del gesto d’odio nei confronti del presidente del Consiglio è stato il Senato, l’autore uno studente del liceo Righi di Roma, presente con la scolaresca alle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo. L’episodio è stato denunciato dal presidente Ignazio La Russa, che in apertura di seduta aveva rivolto un saluto affettuoso ai liceali.
La Russa: “Solo un ragazzino, ma il gesto va condannato nella maniera più decisa”
“Voglio segnalare un gesto non elegante, voglio essere light, avvenuto mentre salutavo gli studenti ospiti del Senato, uno di questi ha infatti rivolto la mano con il pollice alzato e due dita unite verso il premier, poi ripreso dall’insegnante”, ha detto La Russa, alla riapertura dei lavori per il dibattito, dopo la pausa seguita alle comunicazioni del premier. “Voglio condannare nella maniera più decisa, anche se si tratta di un ragazzino”, ha aggiunto La Russa.
Le scuse dello studente che al Senato ha simulato il gesto della pistola contro Meloni
Il ragazzino è stato poi raggiunto dal senatore questore anziano di Palazzo Madama, Gaetano Nastri, che ha intrattenuto con lui un lungo colloquio. Nello studio di Nastri il 16enne, che non ha nascosto dispiacere per quanto successo, si è scusato, chiarendo che il suo gesto è stato frutto di una emotività fuori luogo.
Il richiamo di La Russa sull’importanza di pronunciare parole chiare
Nei giorni scorsi, proprio La Russa, era intervenuto nel dibattito sui casi di intolleranza che si sono registrati nelle università, segnalando l’importanza di pronunciare parole chiare contro “vergognosi episodi” che per “fatti e slogan” richiamano alla memoria gli anni ’70 “quando in pochi condannarono l’occupazione violenta e ideologica delle università e di molte scuole, aprendo la strada ad anni di scontri e di violenze, anche reciproche, che furono poi concausa della nascita del terrorismo”. La Russa, quindi, aveva concluso sottolineando che le reazioni in particolare alla cacciata del direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, dall’Università di Napoli facevano “ben sperare che la lezione degli anni ’70 sia servita e che oggi tutti si rendano conto della gravità della questione”.
La preside: “Sarà preso un provvedimento disciplinare”
‘Un gesto molto grave”. Nei confronti del ragazzo ”sarà preso un provvedimento disciplinare” fa sapere all’Adnkronos la preside del liceo Augusto Righi di Roma Cinzia Giacomobono in merito al gesto della pistola indirizzato alla presidente Meloni, fatto da uno studente del Righi. ”Sono dispiaciuta e costernata, lo dico a nome di tutta la scuola. Non sono i valori della democrazia e del rispetto che noi cerchiamo di dare ai nostri studenti. Si può esprimere dissenso ma ci sono modi e luoghi opportuni per farlo. Un gesto che non era prevedibile e che io non mi sarei mai aspettata”.
Foti: “Gesto indifendibile. La politica condanni”
“Quello dello studente del Liceo ‘Righi’ di Roma è un gesto indifendibile ed inaccettabile. Preso atto che verranno presi provvedimenti disciplinari da parte del preside del liceo nei confronti dello studente, vogliamo sperare nella condanna di tutte le forze politiche; e che lo studente, al di là delle scuse, prenda coscienza della gravità del suo gesto”. Le parole di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.