A febbraio l’indice del disagio sociale scende ai minimi dal 2009: Confcommercio zittisce i menagrami
A febbraio 2024 il Misery Index, l’indice di disagio sociale elaborato da Confcommercio, è sceso a 12,8 punti: con un calo di tre decimi sul mese precedente. Il dato più basso – al netto di quanto accaduto nei primi mesi della pandemia – da agosto 2009. Il ridimensionamento registrato nell’ultimo mese – spiega Confcommercio – è sintesi di un ulteriore rallentamento dell’inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d’acquisto; e di un moderato aumento della disoccupazione estesa. Confcommercio sottolinea come dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro si registra, a febbraio, un aumento di 41mila occupati sul mese precedente e di 46mila persone in cerca di lavoro. A questi andamenti si è associata, dopo un trimestre di crescita, una riduzione degli inattivi (-65mila sul mese, concentrati prevalentemente tra gli uomini). Tali dinamiche – si spiega – hanno portato a una crescita del tasso di disoccupazione ufficiale, salito al 7,5%.
Confcommercio, il Misery index di febbraio ai minimi dal 2009
Dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro si registra, a febbraio, un aumento di 41mila occupati sul mese precedente; e di una crescita di 46mila persone in cerca di lavoro. A questi andamenti si è associata, dopo un trimestre di crescita, una riduzione degli inattivi (-65mila sul mese, concentrati prevalentemente tra gli uomini). Queste dinamiche hanno portato a una crescita del tasso di disoccupazione ufficiale, salito al 7,5%. “La moderata crescita della disoccupazione, si legge, va valutata con prudenza. Il dato è sintesi di fenomeni articolati: da un lato l’aumento delle persone che svolgono una ricerca attiva di un lavoro: in un contesto di prolungata crescita dell’occupazione, potrebbe essere il sintomo del ritorno sul mercato di una parte degli scoraggiati; dall’altro il maggior ricorso a forme di integrazione salariale, tra coloro che sono già occupati, potrebbe essere un segnale dell’incertezza e delle fragilità che caratterizzano l’attuale fase economica”.
Lotta al disagio sociale: progetti di inclusione e bonus sociali
“Con l’aumento delle bollette di luce e gas e l’inflazione galoppante, il governo ha messo in campo alcune misure per aiutare le famiglie, già provate dalla crisi economica post Covid”, riconosce Confcommercio.it. che spiega cos’è il Misery index.
Bonus sociale luce e gas
Si tratta di una riduzione delle spese sulle bollette elettriche e del gas naturale. Nella nuova manovra del governo Meloni il bonus sociale è stato confermato con una leggera modifica: l’asticella dell’Isee passa da 12mila a 15mila euro. Con il decreto bollette l’agevolazione è stata prorogata fino al 30 giugno 2023, mentre il Consiglio dei Ministri del 27 giugno scorso ha allungato i termini fino al 30 settembre 2023. Nell’ultimo decreto energia, la misura è stata potenziata a partire dal quarto trimestre.
Bonus prima casa under 36
Prorogata anche dalla nuova legge di bilancio, l’incentivo riservato ai giovani under 36, con Isee familiare fino a 40mila euro: il che permette di comprare una casa senza pagare imposte. Il bonus si applica per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. A ciò si aggiunge la misura del taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi. Misure che pur in un contesto di crisi globale, con la Germania in recessione, è un segnale che la via da seguire non può che essere questa: realismo, prudenza e attenzione ai più disagiati.