Case green, il centrodestra: “Pericoloso salto nel buio come con il superbonus. Modificheremo la direttiva”
Tiene banco l‘euro-follia sulle case green al Forum delle imprese del Lazio dove questo sabato si è riunito tutto il centrodestra per un confronto con le forze produttive. E’ entrato subito in medias res Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia del Fratelli d’Italia e copresidente del gruppo dei conservatori al Parlamento europeo. “La direttiva sulle case green voluta dalla UE è una norma irrealistica e pericolosa. Perché costringe gli Stati, in particolare l’Italia che non ha un patrimonio immobiliare moderno, a dover ristrutturare milioni di edifici privati. Senza sapere dove prendere i soldi necessari, rischiando un pericoloso salto nel buio come il superbonus insegna”.
Salasso verde, Procaccini: “Difenderemo la casa, a costo di modificare i regolamenti”
Al Teatro Manzoni di Via Montezebio a Roma la convention tra imprenditori e professionisti si è principalmente concentrata sulla direttiva che sta preoccupando famiglie e proprietari di case e che rischierà di flagellare il patrimonio immobiliare italiano. Sul Secolo abbiamo fornito una stima dei costi. La direttiva segna una sorta di rottura di un “patto”, segnala Procaccini: “Questa normativa è anche un attacco al modello sociale che gli italiani hanno da molte generazioni. Per gli italiani la casa è il luogo dove è contenuta la famiglia: lasciare una casa ai propri figli è un obiettivo di vita, un fattore culturale che altre nazioni non hanno. Ora l’Europa pretende di normare il comparto case senza tener conto degli aspetti sociali e culturali che questo comporta. Essere conservatori significa anche conservare il nostro modello sociale: che non è obsoleto come fanno intendere i socialisti, e nella prossima legislatura europea difenderemo la casa a costo di modificare i regolamenti sulla materia”, promette.
Case green, Foti: “Porre fine alle follie ambientaliste dopo le elezioni europee”
Una promessa rilanciata dal capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti. Che ricorda come “grazie all’impegno del governo Meloni in sede europea la direttiva sulle case green è stata limitata nei suoi effetti negativi; scongiurando l’obbligo del passaggio di classe energetica per ciascun immobile. Che avrebbe impedito a coloro che non avessero raggiunto l’obbligo di poterlo vendere. Per il resto, l’insieme di norme vessatorie che a livello europeo sono state introdotte rendono meritoria la posizione di netta contrarietà alle stesse espressa dal governo Meloni”.
“La normativa non diventi una iniqua patrimoniale per i proprietari”
L’impegno ora è questo: “Subito dopo le prossime elezioni europee la nuova maggioranza che si formerà dovrà necessariamente porre fine alla stagione delle follie ambientaliste di questi 5 anni. L’impegno dei deputati europei di Fratelli d’Italia in tal senso sarà pieno: approvare misure realistiche che consentano di coniugare la tutela dell’ambiente con le migliori condizioni di vita per i popoli europei” è possibile. “L’obiettivo preciso sarà evitare innanzitutto che la normativa sulle case green altro non rappresenti una iniqua patrimoniale per i proprietari di immobili”.
Letizia Moratti: “Ci batteremo perché questa direttiva sia cambiata”
Roma chiama Milano, dove sono in corso gli Stati generali dell’Economia organizzati da Forza Italia. Anche qui giunge il grido di battaglia di Letizia Moratti, candidata alle Europee: “La direttiva sulle case green, che Fi non ha votato, è pericoloso: perché impone in tempi non raggiungibili di rivedere classi diverse delle nostre case“. E realisticamente commenta che “è una direttiva che non potrà essere rispettata per i tempi; non è coperta da fondi e rischia di far ricadere sui cittadini costi significativi. Ci batteremo perché questa direttiva sia cambiata”.
Lollobrigida: “Il governo non sosterrà mai la cultura delle tasse”
Me le euro-follie – si sa- non riguardano solo le case. “Anche sul mondo agricolo nel Parlamento europeo c’è un pezzo di politica che continua a fare follie”. Lo stigmatizza il ministro Lollobrigida. ” L’Italia non si presta a fare follie e questo governo non si presta a fare follie. Noi siamo per la difesa dell’ambiente, della sostenibilità ambientale. Che però deve tener conto della sostenibilità del reddito e sociale: non possiamo scaricare sulle tasche dei cittadini i problemi del mondo”, Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare a proposito della Direttiva europea ha aggiunto:
“Dobbiamo essere operosi nel proteggere l’ambiente cercando di capire davvero come si protegge: con la forestazione, con il rilancio dell’agricoltura che fa captazione delle emissioni. E invece -ha aggiunto il ministro a margine della inaugurazione di OperaWine – si ragiona sulla tassazione: è una cultura della sinistra che noi non sosterremo mai né in questo mandato e né speriamo, con maggiore forza dei cittadini, dopo il 9 giugno”.