Caso Scurati, il dg Rossi: “Notizie inverosimili, c’è un’istruttoria in atto. Dalla Rai nessuna censura”
“In queste ore in cui si susseguono notizie inverosimili e ricostruzioni surreali, mi trovo costretto ad intervenire per cercare di frenare l’ennesimo tentativo di aggressione nei confronti della Rai. È in atto un’istruttoria per verificare se ci siano stati errori relativi alla mancata partecipazione dello scrittore Scurati alla trasmissione ‘Che sarà’ di Serena Bortone: partecipazione che era prevista nel comunicato stampa ufficiale uscito la sera prima della puntata in questione”. Lo dichiara il direttore generale di Viale Mazzini, Giampaolo Rossi, che aggiunge: “Il senso di responsabilità richiederebbe di attendere il termine dell’istruttoria prima di lasciarsi andare a commenti o conclusioni che rischiano di risultare meri polveroni mediatici, come altre volte in passato”.
Caso Scurati, il dg Rossi: la narrazione di una Rai che censura è del tutto priva di fondamento
Rossi sottolinea che il direttore generale di Corporate non ha alcuna competenza sugli aspetti editoriali (dentro i quali ricade anche la scelta degli ospiti nelle trasmissioni). Nello stesso tempo, sono obbligato a ricordare che la narrazione di una Rai che censura è del tutto priva di fondamento. Oggi il palinsesto e la programmazione del Servizio Pubblico dimostrano pluralismo, varietà di punti di vista, di visioni e culture, finalizzate a garantire la maggior eterogeneità di racconti possibile. All’interno di un’offerta quotidiana fatta di informazione, intrattenimento, fiction, cinema, divulgazione culturale, e di una incredibile ricchezza di conduzioni, artisti e ospiti, la Rai dimostra di avere una libertà espressiva unica in Italia”.
Rossi: “Ennesimo attacco alla Rai, mi trovo costretto ad intervenire”
“Mentre imperversa su giornali e televisioni concorrenti l’ennesimo attacco strumentale al Servizio Pubblico, la Rai in tutte le sue strutture sta lavorando alla realizzazione del nuovo piano industriale proprio con l’obiettivo di trasformare questa azienda in una moderna digital media company; e di fronteggiare al meglio le grandi sfide a cui è chiamata nel prossimo futuro – evidenzia Rossi -. La stessa approvazione da parte del Cda del bilancio, con un rafforzamento dei fondamentali economici, è la dimostrazione dell’importante lavoro fatto in questi mesi per rimettere la Rai in linea con un percorso di sostenibilità economica e finanziaria. Lavoro di cui ovviamente non c’è traccia nel dibattito attorno all’azienda. La Rai è un patrimonio della nostra Nazione, oltre che un hub industriale che sostiene intere filiere produttive italiane, a partire da quella dell’audiovisivo. Credo sia mio dovere difendere il lavoro quotidiano che viene fatto da migliaia di lavoratrici e lavoratori per continuare a garantire uno dei più grandi Servizi Pubblici d’Europa”, conclude il direttore generale di Viale Mazzini.
Gasparri: “La presenza di Scurati era stata autorizzata in scaletta”
Sul caso che il Secolo ha seguito passo passo, è intervenuto più volte in tv in questi due giorni il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Ho chiesto che in commissione Vigilanza Rai si faccia un accertamento con i dirigenti Rai,. Ma dalle notizie che ho già raccolto la discussione sulla presenza di Scurati a ‘Che sarà‘ verteva su una questione economica. Andiamo ai fatti. Scurati viene invitato, c’è una trattativa sul compenso, che non mi scandalizza: anche se alcuni valori fondamentali della Repubblica, come quelli rappresentati dal 25 aprile, la difesa della libertà e la difesa dell’antifascismo, non si valutano al chilo. Quindi abbinare questi principi ad un fatto economico è davvero opinabile. In ogni caso, venerdì alle 18.43 i dirigenti dell’approfondimento Rai hanno autorizzato il comunicato stampa della trasmissione con la presenza di Scurati. La redazione della trasmissione ha poi trasmesso la scaletta ai vertici con accanto al nome di Scurati la dicitura ‘tg’, ossia ‘titolo gratuito’.
Quindi venerdì sera per la Rai Scurati doveva andare in onda. L’indomani Scurati non si presenta e si parla di censura. Ma nessuno ha impedito a Scurati di andare in onda. Questi sono i fatti. La conduttrice della trasmissione ha sostenuto altro? Non ha detto la verità. Scurati poteva andare in onda a titolo gratuito, perché non l’ha fatto? Su questo faremo chiarezza in commissione di Vigilanza Rai”. Così a ‘L’Aria che tira’ su La7 il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Ora si attende il risultato dell’ istruttoria in atto. Come spiega Rossi, onestà intellettuale vorrebbe che si spegnesse tutto il polverone mediatico che si è costruito a sinistra in modo strumentale e a prescindere dalla tempistica e dagli accertamenti che saranno forniti in commissione Vigilanza