“Censura Rai su Scurati? No, questione di soldi”: Corsini smonta lo ‘sgomento’ della Bortone
“Nessuna censura: la partecipazione dello scrittore Antonio Scurati alla trasmissione Che sarà, condotta da Serena Bortone, non è mai stata messa in discussione, come dimostrano i comunicati stampa e gli elenchi ospiti ad uso interno”. Con una dichiarazione ufficiale il direttore dell’Approfondimento, Rai Paolo Corsini, smonta le tempeste nate sabato mattina dopo la denuncia che aveva fatto scatenare l’opposizione.
Il monologo di Scurati sul 25 aprile: solo una questione di “gettone”
“Credo sia opportuno – prosegue la nota di Corsini – non confondere aspetti editoriali con quelli di natura economica e contrattuale, sui quali sono in corso accertamenti a causa di cifre più elevate di quelle previste e altri aspetti promozionali da chiarire connessi al rapporto tra lo scrittore e altri editori concorrenti. Al di là di queste mere questioni burocratiche, la possibilità per Scurati di venire in trasmissione non è mai stata messa in discussione: nessuna censura”.
Lo “sgomento” della Bortone: c’è censura su Scurati
A lanciare il sasso nello stagno mediatico nel tranquillo sabato mattina di aprile, era stato un post allarmato di Serena Bortone, la conduttrice della trasmissione “Che sarà” di Raitre che ai suoi follower ha annunciato addirittura “con sgomento”, la mancata partecipazione dell’autore di M. e altre opere su Mussolini e il fascismo.
“Come avrete letto nel comunicato stampa – esordisce la giornalista e conduttrice di Raitre – nella puntata di questa sera di Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile. Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili”.
“Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io”.
Unirai: si è montato un caso attorno alla Rai
Spiegazione che è arrivata: un “gettone” di presenza troppo alto chiesto da Scurati. Insomma, come affermano in una nota il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai “si è tentato di montare un caso attorno alla Rai, ma abbiamo appreso che non c’è stata nessuna censura. Resta il rammarico che l’azienda, e quindi tutti i lavoratori, da molto tempo, siano bersaglio di chi cerca solo di alimentare inutili polemiche. Il dibattito intorno alla Rai è sempre gradito, con il massimo numero di voci possibili, ma deve essere attinente alla realtà dei fatti”.
Un dato è certo: con il post social di queste ore magari un risultato la Bortone potrà ottenerlo. Risollevare le sorti di una trasmissione che annaspa negli ascolti: media del 3 per cento di share, superata spesso anche da La7.