Donna trovata morta a Aosta, i punti oscuri del giallo: taglio al collo, tracce di trascinamento, il mistero del furgone rosso
Il suo corpo senza vita giaceva in terra, rivestito con gli ultimi abiti indossati: leggins, felpa, una giacca a vento e scarpe da ginnastica ai piedi. e sotto i vestiti, dietro quell’identità, i tanti misteri che motivano il giallo della giovane donna trovata senza vita venerdì 5 aprile nella cappella diroccata sopra La Salle in Valle d’Aosta. Sul corpo, trovato sul sentiero di un bosco, oltre a varie ferite all’addome la vittima aveva anche un profondo taglio al collo. L’autopsia, disposta dall’autorità giudiziaria per chiarire le cause del decesso – e in programma domani (martedì 9 aprile) – dovrà chiarire le cause del decesso. Una morte su cui, con il passare delle ore, crescono interrogativi e sospetti.
Giallo ad Aosta, tutti i misteri della donna trovata morta in una chiesa diroccata
Sul corpo della donna fonti sarebbero state rilevate «ferite gravi sull’addome» che indicano un decesso per «cause violente», riferiscono all’Ansa fonti sanitarie che hanno effettuato i primi riscontri medico-legali sul cadavere. Sarebbe escluso il malore, mentre l’ipotesi del suicidio appare sempre più improbabile. L’incarico per l’esame autoptico, che verrà completato martedì prossimo, è stato affidato all’anatomopatologo torinese Roberto Testi. nel frattempo, sono stati effettuati anche i test tossicologici sulla vittima che potranno dire o escludere se la giovane abbia assunto sostanze stupefacenti. Per avere gli esiti degli esami però serviranno diversi giorni.
I segni sul corpo, la scena dei crimine, i rilievi dei carabinieri, le testimonianze
Al momento, comunque, una prima ispezione sul cadavere ha escluso il gesto volontario. Tra le ipotesi resta valida dunque quella dell’omicidio: ma quale il contesto? Il movente? E l’assassino? Intanto si riparte dalla ricerche mirate a identificare la giovane e precisare l’età stimata: non si conosce ancora il suo nome, si sa però che è castana e che potrebbe avere tra i 20 e i 25 anni. La vittima sembrerebbe una «ragazza molto giovane, sui 20 anni, ma forse anche meno. Probabilmente straniera», forse francese. Tra i suoi segni particolari, un piercing all’ombelico.
Il punto sulle indagini: il rebus della morte e i suoi punti oscuri
Intorno al cadavere, invece, i carabinieri intervenuti sul posto hanno rinvenuto una confezione di marshmallow, ma c’erano anche delle cartacce e altri rifiuti. Tutti reperti che i militari hanno portato via dall’ex chiesetta, tra cui una grossa pietra con varie macchie di sangue. Non solo. A terra erano visibili macchie di sangue e tracce di trascinamento: segno che il corpo è stato trasportato all’interno dell’ex cappella. A segnalare il cadavere alle forze dell’ordine un uomo che stava facendo una passeggiata nei boschi.
Donna trovata morta ad Aosta: tutti gli interrogativi sul tavolo degli inquirenti
Insomma, gli interrogativi al momento senza risposta sul tavolo degli inquirenti sono molti. Resta da capire, per esempio, come e perché sia arrivata fino a Equilivaz, villaggio abbandonato da anni per una frana. E poi se fosse lì con qualcuno. Per cercare di ricostruire il quadro, dinamica e scena del crimine, i carabinieri hanno acquisito ore e ore di filmati dalle videocamere di sorveglianza dei centri abitati limitrofi. Poi, ascoltate le testimonianze, a partire da quella di chi l’ha trovata e ha chiamato i soccorsi, arrivati in ambulanza, che ha raccontato di averla vista rannicchiata in posizione fetale, come se dormisse.
Sulle tracce del mistero del furgone rosso
I carabinieri al lavoro sul caso non tralasciano nulla. Ed è in questo contesto che hanno chiesto nei bar e nei supermercati della zona, e registrato la segnalazione di qualcuno che ha indicato la presenza di un furgone bordeaux – un veicolo “camperizzato” – fermo per giorni sul ciglio della strada. Ma su questo punto in particolare, da parte degli inquirenti vige il massimo riserbo. Anche perché sembra che proprio la pista del furgone sia una delle principali piste su cui si stanno concentrando al momento gli investigatori, per esempio acquisendo anche le le immagini delle telecamere di sorveglianza sulla statale 26, tra Aosta e Courmayeur. Tutto con una sola certezza: non risultano denunce di persone scomparse in Valle d’Aosta.