Fassino e il giallo sulla frase: “Lei non sa chi sono io”. Impazzano i meme sulla “resistenza all’antitaccheggio”

30 Apr 2024 8:42 - di Marta Lima

“Lei non sa chi sono”, avrebbe detto Piero Fassino ai vigilantes che lo avevano bloccato con un profumo in tasca non pagato, lo scorso il 15 aprile, anche se oggi è arrivata una smentita su questa versione. Ma è un dettaglio. Di sicuro si complica la vicenda giudiziaria dell’eurodeputato del Pd accusato di aver sottratto merce al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, furto negato dal diretto interessato che parla di un errore di distrazione. Ma i testimoni contro di lui, che parlano anche di altri due tentativi di furto di Fassino, sono diventati sei, per non  parlare del video che smentisce la versione dell’ex sindaco di Torino.

Profumo di Fassino, i testimoni sono sei

Sono sei – secondo i giornali di oggi – i testimoni che confermano il tentativo di furto della boccetta di Chance, del prezzo (scontato di 130 euro). “Si tratta dei dipendenti e dei vigilantes del duty free. Sono guardie giurate, addetti alla control room e commesse. Ma soprattutto, i testimoni hanno raccontato i precedenti. Tutti nell’ultimo mese. Nelle scorse settimane e sempre durante l’attesa di un volo per Strasburgo Fassino avrebbe passato il perimetro delle casse senza pagare. Gli addetti alla vigilanza lo avrebbero fermato e l’onorevole avrebbe messo mano al portafogli per pagare. Poi c’è l’episodio del 15 aprile. Quando i vigilantes intervengono, scrive il Corriere della Sera, Fassino dice: “Lei non sa chi sono”. E lì sarebbe scattata la denuncia. Una frase confermata anche da Il Messaggero e da Il Giornale. Secondo La Verità i sei testimoni sono cinque donne e un uomo e non avrebbero invece confermato la frase detta al vigilante. I precedenti, secondo questa versione, risalirebbero a dicembre e al 27 marzo. In entrambi i casi Fassino stava andando a Strasburgo. Intanto, sul web, impazzano i meme di sfottò sul politico del Pd, tra cui quello più gettonato su Fassino che invita a unirsi alla “Resistenza all’antitaccheggio”.

L’inchiesta della Procura di Civitavecchia

L’informativa della Polaria sulla vicenda avvenuta il 15 aprile scorso nel duty free dell’aeroporto di Fiumicino, che vede coinvolto il deputato Piero Fassino, è ora all’attenzione dei pm della procura di Civitavecchia. Gli agenti nei giorni scorsi hanno acquisito un video delle telecamere di videosorveglianza e hanno già ascoltato gli addetti alla sicurezza e i dipendenti dell’esercizio commerciale dove si è verificato il presunto furto di una confezione di profumo. Gli elementi acquisiti nell’informativa, in cui si ipotizza il furto, verranno ora valutati dai magistrati che decideranno se svolgere ulteriori approfondimenti.

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