Israele ha attaccato l’Iran, colpita una base militare a Esfahan. Attacchi anche nel sud della Siria (video)

19 Apr 2024 6:43 - di Gabriele Alberti
Iran Israele

Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran all’alba del 19 aprile. Quello che si temeva è successo. Forti “forti esplosioni” nei pressi di Esfahan, secondo i media di Teheran. La capitale iraniana ha chiuso lo spazio aereo. Gli Usa confermano l’attacco e fanno sapere di non aver autorizzato Tel Aviv. Una fonte militare ha riferito a Fox News che l’attacco israeliano condotto in Iran è “limitato”. Funzionari iraniani hanno confermato che un attacco ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell’Iran centrale. Secondo quanto riferito da tre funzionari iraniani al New York Times l’attacco avrebbe colpito una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, nell’Iran centrale, a circa 350 km di distanza dalla capitale Teheran. (Qui il video).

Gli Usa: “Informati, ma da noi nessun ok”

Israele aveva informato giovedì  gli Stati Uniti dell’intenzione di sferrare una rappresaglia militare contro l’Iran nei prossimi giorni. Lo aveva dichiarato all’emittente televisiva Cnn un alto funzionario statunitense anonimo, precisando però che gli Stati Uniti «non hanno appoggiato la risposta». Poche ore prima dell’attacco di stamattina, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian aveva dichiarato proprio alla Cnn che se Israele avesse intrapreso ulteriori azioni militari, la risposta di Tehran sarebbe stata «immediata e di massimo livello».

Teheran: “Siti nucleari al sicuro”

La base aerea militare vicino alla città di Esfahan ospita da tempo la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana. Furono acquistati prima della Rivoluzione Islamica del 1979. Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento dell’uranio di Natanz.  I siti nucleari  sono in “totale sicurezza”, rendono noto le autorità iraniane. Nessun commento ufficiale della Casa Bianca per ora. Come detto, un dirigente americano si è limitato a confermare che gli Usa erano stati avvisati in anticipo del raid, senza avallarlo. “Non siamo rimasti sorpresi”.

L’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha annunciato che «non sono stati segnalati danni rilevanti» in seguito alle esplosioni udite all’alba. «In seguito all’attivazione della difesa aerea in alcune regioni del Paese, «non sono stati segnalati danni o esplosioni su larga scala», ha dichiarato l’agenzia, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti. L’agenzia ha aggiunto che «non sono state ricevute segnalazioni di lancio di sistemi di difesa missilistica».

Tajani: “Nessuna criticità per gli italiani in Iran”

Il vice premier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha rassicurato sui nostri connazionali in Iran: ”al momento non c’è nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran”. Su ‘X’ Tajani ha detto di aver ”appena parlato con la nostra Ambasciatrice in Iran. Sto seguendo gli sviluppi della situazione dopo le esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani”.

L’Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare subito Israele

L’Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare subito Israele. «C’è una elevata minaccia di attacchi terroristici e militari contro Israele e gli interessi di Israele nella regione – riporta una nota del dipartimento degli Affari esteri australiani – le condizioni di sicurezza potrebbero deteriorarsi velocemente. Chiediamo agli australiani che stanno in Israele o nei Territori occupati palestinesi di partire se è possibile». Si sarebbero registrati attaqcchi ancvhe a sude della Siria.

 

Nei giorni seguiti all’attacco sferrato dalla Repubblica islamica contro Israele domenica scorsa – a sua volta una rappresaglia contro il bombardamento israeliano del consolato iraniano a Damasco, il primo aprile – gli Stati Uniti e i Paesi europei avevano tentato di convincere Israele a non rispondere a Tehran sul piano militare, o quantomeno a evitare attacchi diretti sul suolo iraniano. La fonte citata dalla Cnn ha spiegato che nelle ultime ore Washington riteneva ormai inevitabile una reazione israeliana, e contava solamente sulla decisione dello Stato ebraico di evitare obiettivi civili o nucleari.

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