La rivolta dei cattolici del Pd contro la tessera con la foto di Berlinguer: “Meglio De Gasperi o don Sturzo”
“Per il tesseramento 2024 ci è venuta l’idea di un omaggio, a 40 anni dalla scomparsa, a una personalità il cui impegno e la cui memoria ci ispirano: ‘Casa per casa, strada per strada’. La tessera è un omaggio del Pd a Berlinguer a 40 anni della sua scomparsa”, aveva annunciato Elly Schlein alla stampa estera mostrando la nuova tessera con il volto del leader Pci. Al di là del simbolo, è evidente la mossa “elettorale” della segretaria, ma anche quel tentativo di dare una impronta “moralizzatrice” al partito coinvolto negli scandali pugliesi.
La tessera del Pd con Berlinguer che irrita i cattolici
Ma al di là del “nostalgismo” dell’onestà perduta, oggi si registra la spiacevole polemica dell’ala cattolica del Pd, che a Berlinguer sulla tessera avrebbero preferito altri. “Non metto in dubbio la forza del pensiero e il profilo di Berlinguer. Ma il Pd non è prosecuzione del Pci. Siamo altra cosa e non possiamo accettarlo. Se Elly Schlein vuole un partito che sia una versione aggiornata del Pci tanti saluti. Noi non ci siamo. È una scelta ma si abbia il coraggio di dirlo. Mi auguro che nel 2025 sulla tessera del Pd ci siano altri volti”. Tipo don Sturzo, “ma non l’unico. Anche De Gasperi”, dice Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito popolare italiano e animatore dell’associazione ‘I Popolari’ in un’intervista a ‘Il Giornale‘.
E’ l’ennesima spaccatura, nel Pd, visto che l’ala di sinistra ieri esultava e rilanciava con Iotti e Togliatti: “È stata una bella idea dedicare la tessera PD 2024 a Enrico Berlinguer, facendo omaggio a un uomo straordinario, il cui impegno e la cui memoria ci ispirano dopo tanti anni. Fare riferimento alle madri e ai padri storici del nostro partito è prezioso. Per questo siamo sicuri che nel 2025 la tessera del PD sarà dedicata ad Aldo Moro: una grande guida politica, che ha pagato con la vita la ferma coerenza ai valori della democrazia. Ci piacerà anche, nei prossimi anni, vedere ricordate le figure di due donne straordinarie: Tina Anselmi e Nilde Iotti”, commentavano Silvia Costa e Stefano Lepri, della direzione nazionale Pd. E Renzi sulla tessera? Perché no?