Maxi sequestro al colosso francese Carrefour. La Procura di Milano: danno erariale da 110 milioni di euro
La Guardia di finanza di Milano ha sequestrato oltre 64 milioni di euro alla società Gs, che fa parte del gruppo Carrefour Italia, con l’accusa di frode fiscale. Le indagini rientrano nel filone di inchieste sul fenomeno della somministrazione illecita di manodopera (i cosiddetti serbatoi di manodopera). Le ipotesi investigative, si legge nella nota della Gdf, si concentrano in particolare “su una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale, del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro”.
Sequestro da oltre 64 milioni di euro alla società Gs (gruppo Carrefour)
In particolare – spiega il procuratore Marcello Viola nella nota – ricostruendo la “filiera della manodopera” è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la committente (Gs) sono stati “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società serbatoio), che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale. Sono state effettuate “perquisizioni nelle province di Milano, Lodi, Pavia e Torino nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, con contestuale notifica delle informazioni di garanzia, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima”. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano, sono state eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano con la collaborazione del settore Contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate.
“Potenziale danno erariale allo Stato da 110 milioni”
Ammonta a quasi 110 milioni di euro “il potenziale danno erariale” causato da Gs (gruppo Carrefour) allo Stato italiano. È una prima stima, “meritevole di approfondimento”, che si legge nel decreto di sequestro preventivo d’urgenza di oltre 64,7 milioni di euro disposto dal pm Paolo Storari nei confronti della catena di supermercati Gs controllata da Carrefour Italia (al 99,8%). In relazione ai 13 fornitori indicati, scrive Storari, è emersa nel periodo 2018-2022 “una diffusa situazione di irregolarità fiscale”.
Più nel dettaglio, sembra che Gs abbia “”fatto largo ricorso all’esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto”, facendo ricorso a un meccanismo di presunte fatture, la cui analisi “ha fatto emergere rilevanti criticità fiscali”. Dalle indagini viene delineata l’ipotesi di “interposizione fittizia di manodopera” secondo lo schema di fatturazione: società fornitrice di servizi (serbatoio di manodopera); appaltatore (filtro); committente (beneficiario). Lo scenario ipotizzabile è quello di contratti di appalto e subappalto che “risultato simulati, schermando una mera somministrazione di manodopera”, quantomeno, “a livello dei subappalti”.