Missili su Roma: “Fermate l’Iran prima che sia troppo tardi”. Drammatico avvertimento di Israele
Il fotomontaggio è scioccante: 6 missili iraniani che solcano il cielo di Roma, sorvolando il Colosseo. A postarlo il ministro israeliano degli Esteri, Israele Katz, dal suo profilo ufficiale su X.
“Il recente attacco dell’Iran a Israele è solo un’anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato – si legge nel post di Katz – Il mondo deve designare l’IRGC (il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica ndr) come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi”. A seguire l’allarmistico messaggio: «Missili iraniani in arrivo in una città vicino a te. Fermiamo l’Iran prima che sia troppo tardi». Katz ha anche taggato Anthony Blinken, segretario di Stato americano, e i ministri degli Esteri francese, italiano e tedesco Stéphane Séjourné, Antonio Tajani e Annalena Baerbock.
Dai finti missili su Roma al missile vero sulla base nucleare iraniana
Intanto l’Iran International, tv iraniana con sede a Londra, ha diffuso immagini satellitari di quello che sostiene essere il sito colpito nell’attacco israeliano avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Le analisi delle immagini satellitari – che mostrano il sito prima e dopo il raid – “confermano le notizie secondo cui la parte centrale di un sistema di difesa aerea S-300 alla base aerea di Isfahan è stato colpito in un presunto attacco israeliano”.
Uno dei missili lanciato durante il presunto attacco israeliano contro i sistemi di difesa aerea del sito nucleare di Natanz, in Iran, era dotato di una tecnologia capace di eludere i sistemi di difesa radar dell’Iran, ha riferito ieri il “New York Times”, citando due funzionari occidentali. Da parte loro, funzionari iraniani hanno riferito al quotidiano che venerdi’ – giornata dell’esplosione vicino a Isfahan – l’Iran non ha rilevato intrusioni nel suo spazio aereo, inclusi droni, missili o aerei. La fonte afferma che l’aereo da guerra da cui e’ stato lanciato il missile era “lontano dallo spazio aereo israeliano o iraniano”. Secondo quanto riferito, nell’attacco sarebbe stato lanciato un missile destinato a colpire un sito radar di difesa aerea vicino a Isfahan, che faceva parte di uno schieramento a difesa del vicino sito nucleare di Natanz. Le immagini satellitari diffuse dai media mostrano danni al radar di un sistema S-300 presso l’ottava base aerea di Shekari, a Isfahan.