Nasce la rivista “Startè Republic”, il libero stato dell’arte tra effimero e creatività italiana
“Ci siamo, finalmente comincia il viaggio nella Repubblica di Startè, dove l’arte può vivere allo stato libero…”. L’incipit di Paolo Asti è da romanzo fantasy o utopistico, ambientato in un luogo o in un tempo sconosciuto, ma la realtà che annuncia è concreta, ha a che fare con la bellezza e con l’effimero, che non è una parolaccia, anzi, almeno non per il direttore di una rivista nuova e originale. Si chiama “Startè Republic- The Free State of Art“, magazine online e cartaceo edito da Brain e diretto dallo spezzino Paolo Asti, con art director Marco Condotti, dopo la presentazione alla “politica”, che non sempre brilla per gusto ma sicuramente ama la bellezza, con il “road show” romano di lunedì scorso e il battesimo del presidente della commissione Cultura ed Editoria della Camera dei Deputati Federico Mollicone.
Paola Asti, operatore culturale ed ex assessore alla Cultura di La Spezia, è il factotum di questa rivista “bimestrale, monotematica e tutta dedicata al mondo dell’arte, del design e più in generale dell’ambito culturale” nel primo numero interamente focalizzata sul collezionismo. Nel primo numero sono personalità del mondo dell’arte, della cultura, del giornalismo, dell’industria, e tre giovani donne con esperienze professionali significative: Nicolas Ballario, Emanuele Beluffi, Antonio Bettanini, Marco Buticchi, Antonio Ciacca, Giuseppe Cossiga, Umberto Croppi, Mario Dal Bello, Francesco Del Vigo, Valerio Dehò, Riccardo Di Santo, Volker W. Feierabend, Camilla Furio, Giuseppe Frangi, Giacomo Manzoni, Paolo Paganini. Aurelio Picca, Miriana Pino, Federica Vennitti, Dario Vergassola e Francesco Vaccarone con un testo dedicato al ricordo del giornalista e critico d’arte Enzo Di Martino scomparso l’8 aprile dello scorso anno. Il numero è dedicato Gaetano Pesce all’architetto, artista, designer nativo della Spezia e scomparso giovedì a New York.