Rai, il Pd attacca “Porta a Porta” su aborto e TeleMeloni. E rimedia un’altra figuraccia
La combinazione dev’essere sembrata un’occasione di polemica imperdibile per il Pd: aborto, Rai e quote rosa. E così i componenti dem della Commissione di Vigilanza si sono lanciati in un attacco a testa bassa alla trasmissione Porta a Porta, “rea” – hanno protestato – di aver invitato “cinque uomini in studio a discutere di aborto”. Un chiaro segno che “la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne”, hanno denunciato i parlamentari Pd, promettendo battaglia in Commissione. E inanellando l’ennesima figura barbina: “Avevamo invitato tre donne parlamentari del Pd (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile”, ha chiarito in una nota la redazione di Porta a Porta.
L’attacco del Pd a “Porta a Porta” su aborto e TeleMeloni
“Quanto avvenuto nella trasmissioni di ieri sera di Porta a Porta è gravissimo. Porteremo in Commissione di vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere”, si legge nella nota dei membri Pd della Vigilanza, secondo i quali “sono venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai”. “Un fatto – hanno aggiunto – che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana. Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel” a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici. In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante – hanno concluso – che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto”.
La replica della redazione: “Facciamo notare che…”
Peccato solo che, come chiarito poi da Porta a Porta, se in trasmissione è mancata la presenza femminile è stato proprio per il forfait delle parlamentari dem. “La redazione di Porta a Porta – viene chiarito in un comunicato – fa notare che gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del Pd (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile”.
Nessuna delle parlamentari Pd invitate era disponibile
“In ogni caso – ha spiegato ancora la redazione di Bruno Vespa – l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso del governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del Pd, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali. Come sa la stessa interessata, fin dalle 9.47 (prima che uscissero le agenzie con le reazioni polemiche) avevamo valutato la presenza dell’onorevole Sportiello (Movimento 5 stelle) per i Cinque Minuti di oggi, ma la tensione internazionale successiva all’attacco israeliano all’Iran ci costringe ad occuparci di questo. Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile”.