Sanità, Bassetti: “Ma quali tagli, il governo Meloni ha stanziato il massimo” (video)
Tagli alla sanità? Solo speculazioni di una sinistra senza argomenti che da settimane ha scatenato polveroni smentiti dagli interventi puntuali del governo e da molti addetti ai lavori. Matteo Bassetti respinge categoricamente al mittente la narrazione sui tagli. “Sono d’accordo con Meloni, mi pare che la cifra messa sul Sistema sanitario nazionale sia significativa. I tagli, se ci sono stati, sono avvenuti, purtroppo, negli ultimi 20 anni”. Così il primario di infettivologia al San Martino di Genova, intervistato dall’agenzia Dire, commentando le cifre impiegate dal governo. Che ha investito il massimo di risorse mai raggiunto nella sanità pubblica: 134 miliardi di euro per il 2024 e 135 miliardi per il prossimo anno.
Sanità, Bassetti: sono d’accordo con la premier Meloni
“L’unica tesi che non si può sostenere – ha ribadito più e più volte la premier – è quella che abbiamo tagliato in sanità. Se guardiamo progressivamente ci sono stati tagli per 37 miliardi, quindi è evidente che siamo tutti a chiedere sempre di più, però bisogna anche guardare a quello che c’è di disponibile”. “Credo che più di così il pubblico non poteva mettere” sottolinea Bassetti, che invita ad avere un approccio meno ideologico e a evitare il derby tra pubblico e privato. La verità è che questo governo – osserva – si è trovato in una situazione di difficoltà che deriva, evidentemente, da una politica precedente.
“Il governo ha stanziato cifre importanti”
“Mi auguro che ci si voglia impegnare tutti insieme senza divisione: oggi c’è troppa divisione nella programmazione futura. Credo che per il futuro bisognerà guardare anche ad altre forme di finanziamento del Sistema sanitario”, aggiunge. “C’è sicuramente la parte del cosiddetto ‘secondo pilastro’, ovviamente tutta la parte della cosiddetta ‘sanità integrativa’, su cui probabilmente sarebbe il caso di lavorare, perché sono molti i Paesi europei che lavorano da sempre su questo. La Germania e la Francia hanno un sistema misto, dove la sanità integrativa può aiutare”.
Serve un atteggiamento meno ideologico
L’infettivologo insiste sulla necessità di avere “un atteggiamento meno ideologico”. “Io lavoro in un ospedale pubblico e ne sono orgoglioso ma non ho nessuna paura del privato. Noi dobbiamo competere e alla fine, per il cittadino, la prestazione deve essere gratuita, nei tempi e di qualità. Poi chi la elargisca, se il pubblico o il privato, conta poco. Questo è un concetto molto importante che, purtroppo, nel nostro Paese spesso è interpretato molto dal punto di vista ideologico”.
La stoccata all’appello dei 14 scienziati
Infine uno stoccata all’appello dei 14 scienziati che incalzano il governo a difesa del servizio sanitario nazionale. “Francamente- tiene a precisare Bassetti- rimango un po’ perplesso, perché intanto di questi 14 bravissimi e illustri scienziati molti non si occupano di medicina e si occupano, evidentemente, di altre branche fondamentali della scienza ma non di medicina, tra cui anche Parisi, Nobel per la Fisica. Io non mi permetterei mai di andare a dire che bisogna finanziare la nuova teoria per la legge di Ohm a un fisico”. Insomma ognuno faccia il suo mestiere.