Schillaci annuncia: quasi pronto il decreto per combattere le liste d’attesa. Sulla sanità il Pd fa solo propaganda
“Il nostro sistema sanitario nazionale ha 45 anni, è un orgoglio di questa nazione. Nessuno mi ha chiesto di fare l’ufficiale liquidatore del Ssn, non avrei mai accettato di fare il ministro. Né il presidente del Consiglio, né nessuno di questo Governo ha mai pensato che siamo qui per liquidare il sistema sanitario nazionale“. A dirlo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia in corso a Pescara, nella sessione dedicata a ‘Salute, diritti e libertà’. Al panel, introdotto dal deputato FdI Matteo Rosso e moderato dal senatore FdI Marco Lisei, hanno preso parte il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il senatore Fdi Franco zaffini, il presidente dell’Iss Rocco Bellantone e il vicedirettore della Verità Francesco Borgonovo.
Schillaci: non stiamo privatizzando la sanità
“Rimando al mittente le accuse di chi dice che stiamo privatizzando – ha sostenuto con foga il ministro – ha privatizzato chi c’era prima di noi, che ha preso a lavorare negli ospedali italiani gettonisti, medici che sono pagati tre volte di più di chi ha vinto un concorso per stare nel sistema sanitario nazionale. Noi siamo intervenuti da subito lo scorso anno in questa direzione, siamo intervenuti cercando di calmierare il fenomeno dei gettonisti, siamo intervenuti aumentando quello che da subito ci è sembrato il punto forse più debole di tutto il sistema, che è il pronto soccorso. I pronto soccorso italiani sono pieni di malati perché, di fatto, a volte non c’è altro luogo dove chi sta male si può recare”. Per questo, ha aggiunto, “stiamo lavorando con i fondi del Pnrr per realizzare, e lo faremo, la medicina territoriale. Non è vero che abbiamo tagliato il numero delle case di comunità. E’ semplicemente vero che con quei fondi che erano stati stanziati, essendo aumentati, in un periodo economico bellico così complesso, i costi di produzione per le infrastrutture del 30%, con quei soldi stanziati si possono realizzare ora il 20% in meno di infrastrutture. Ma quelle infrastrutture che mancano saranno realizzate con altri fondi, quindi non abbiamo tagliato nulla”.
Un decreto per combattere le liste d’attesa
“Stiamo preparando e lavorando – ha inoltre annunciato Schillaci – a un decreto per combattere le liste d’attesa, lo presenteremo nei prossimi 15 giorni”. “Le liste d’attesa sono un problema annoso italiano. Negli articoli di venti anni fa si leggevano le stesse cose che leggiamo oggi. Ma questo è un Governo che vuole affrontare il problema”. Sulla questione delle persone danneggiate dalle vaccinazioni anti Covid, “abbiamo incontrato, in passato, una rappresentanza di chi ha avuto danni dagli ultimi vaccini. Esiste dentro il ministero della Salute un’apposita commissione – ha concluso – che si occupa dei danneggiati dai farmaci. Vogliamo potenziarla e andare a verificare puntualmente ciò che è successo nel periodo Covid con i vaccini anti-Covid”.
Gemmato: il Fondo sanitario con noi ha raggiunto il massimo storico
Sui tagli alla spesa sanitaria i rilievi delle opposizioni sono solo propaganda. Lo ha sottolineato Gemmato affermando che “quest’anno il finanziamento del Fondo sanitario nazionale raggiunge il massimo storico di 134 miliardi di euro. 20 in più rispetto al periodo pre-pandemia”. “Questo Governo, dunque – ha detto – non solo conferma il livello di spesa durante il covid, ma ci aggiungiamo ulteriori quattrini”. “La fondazione Gimbe – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute – ricordava nel 2019 come nei dieci anni precedenti fossero stati definanziati alla sanità pubblica 37 miliardi di euro. Anni in cui governava sempre il Pd che oggi viene a dire a noi cosa dovremmo fare”.