Stoltenberg a Kiev: “La vittoria dell’Ucraina è ancora possibile. Sono in arrivo nuovi aiuti”
La vittoria di Kiev contro la Russia, per quanto la situazione militare sia in una fase molto critica, è ancora possibile. Ne è convinto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, che è stato ricevuto oggi nella capitale ucraina dal presidente Volodymyr Zelensky. La visita improvvisa del numero 1 dell’Alleanza arriva in un momento cruciale del conflitto. Kiev attende l’arrivo delle armi garantite dagli Stati Uniti con il via libera all’ultimo pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari. Washington, che ha già cominciato a fornire missili Atacms a lungo raggio, in un’ulteriore fornitura da 6 miliardi metterà a disposizione dell’Ucraina anche sistemi Patriot.
Stoltenberg: l’Ucraina può ancora vincere contro la Russia
”La situazione è difficile, ma non è troppo tardi perché l’Ucraina prevalga”, ha detto Stoltenberg che su X promette che ”è in arrivo un ulteriore sostegno”. Nel corso della conferenza stampa al fianco del presidente ucraino Zelensky non ha lasciato dubbi sull’appoggio incondizionato e l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza atlantica. Sono chiaro: se gli alleati si trovassero a dover scegliere tra raggiungere gli obiettivi di capacità della Nato o sostenere l’Ucraina, dovrebbero sostenere l’Ucraina. E mettere in atto piani per ricostituire le proprie scorte. Perché le scorte si possono ricostituire e verranno ricostituite, ma le vite perse non potranno mai essere recuperate”.
Aumenteremo la produzione per la difesa per le scorte
Quindi ha puntato i riflettori sulla necessità da parte degli alleati di intensificare la produzione per la difesa e ha ammesso seri ritardi nell’invio degli aiuti. “Gli alleati – ha continuato rivolgendosi a Zelensky – hanno ascoltato il suo chiaro appello e hanno accettato di intensificare il nostro sostegno. Accogliamo con favore il fatto che gli Stati Uniti abbiano ora approvato un nuovo importante pacchetto che prevede oltre 60 miliardi di dollari di aiuti. Il Regno Unito – ha aggiunto – ha appena annunciato la sua più grande consegna mai realizzata. Tra cui dozzine di imbarcazioni da combattimento, centinaia di veicoli, migliaia di missili e milioni di munizioni. La Germania consegnerà un ulteriore sistema Patriot. I Paesi Bassi contribuiscono con altri 4 miliardi di euro. Altri alleati stanno valutando cosa possono fare di più e mi aspetto di vedere presto nuovi annunci. Stiamo lavorando duramente per soddisfare le urgenti necessità dell’Ucraina”. “Il posto giusto è nella Nato – ha detto ancora Stoltenberg – L’Ucraina diventerà membro della Nato. Il lavoro che stiamo intraprendendo ora vi mette su un percorso irreversibile verso l’adesione alla Nato. Mosca deve capire che non può vincere. Quando sarà il momento giusto lo diventerà e la bandiera ucraina sventolerà nel quartier generale dell’Alleanza”.
“Ucraina e Nato hanno raggiunto il livello più alto nelle relazioni dalla nostra indipendenza, ma non ancora il più alto possibile. Ed è esattamente di questo che abbiamo parlato”. Così su X Zelensky al termine dell’incontro con il segretario generale della Nato, che ha ringraziato per la visita.
La Russia avanza ancora, ma non sfonderà
Secondo molti analisti l’Ucraina arretra ma la Russia non sfonderà. La pensa così l’Institute for the Study of War, think tank americano che monitora il conflitto. È improbabile, in particolare, che le forze russe raggiungano una “penetrazione operativamente significativa” nell’area a ovest di Avdiivka, nell’oblast di Donetsk, nonostante i limitati ritiri di truppe ucraine nei villaggi circostanti. Sul campo, la Russia rivendica il controllo della località ucraina di Semenivka, nel Donetsk. La località è stata “liberata”, riferisce l’agenzia russa Tass citando il ministero della Difesa di Mosca. Mentre il comandante delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrsky, conferma che “unità delle forze di difesa si sono spostate verso nuove linee a ovest di Berdychi, Semenivka e Novomykhailivka”. L’Ucraina intanto rende noto di aver sventato 55 attacchi russi in diversi villaggi a nord e ad ovest di Novobakhmutivka, nella regione orientale di Donetsk. Tra questi c’era Ocheretyne, dove domenica sono stati segnalati pesanti combattimenti.