Visita lampo di Meloni a Tunisi: focus su migranti e Piano Mattei. Poi il premier vola a Bruxelles
I flussi migratori e il Piano Mattei saranno al centro di una visita del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Tunisia. La missione è prevista per mercoledì 17, in mattinata, subito prima del Consiglio europeo, che si aprirà proprio mercoledì e che proseguirà anche giovedì. Meloni, che sarà accompagnata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini, incontrerà il presidente Kaies Saied al Palazzo di Cartagine, sede della presidenza tunisina. Poi partirà alla volta di Bruxelles.
Meloni in Tunisia: migranti e Piano Mattei al centro dei colloqui con Saied
Secondo quanto trapelato, nel bilaterale i due leader affronteranno il ruolo che la Tunisia può giocare nel Piano Mattei e l’impegno per arginare i flussi di migranti irregolari che partono dal Paese verso l’Italia e l’Europa. In questo ambito, il colloquio potrebbe anche essere l’occasione per fare il punto sul memorandum firmato tra Ue e Tunisia a luglio, quando Meloni, insieme al presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e al primo ministro olandese Mark Rutte volò a Tunisi per la sottoscrizione dell’accordo, finalizzato proprio a una migliore gestione della questione migratoria. Non solo, secondo quanto riferisce l’Agenzia Nova, sul tavolo potrebbe esserci anche il nuovo regolamento Ue sulla gestione dell’asilo e della migrazione, ratificato il 10 aprile dall’Europarlamento e che introduce norme più severe per i richiedenti asilo ed espulsioni più semplici verso i Paesi terzi di partenza, tra i quali anche la Tunisia.
La firma degli accordi per la formazione
È poi la presenza del ministro Bernini a far prefigurare un impegno specifico anche sui dossier del Piano Mattei: i temi della formazione, infatti, sono uno dei pilastri su cui si basa il nuovo approccio alla cooperazione con l’Africa. Bernini dovrebbe firmare un memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione accademica e scientifica tra i due Paesi, anche nella prospettiva di favorire flussi migratori controllati. In questo senso è già stato sperimentato un progetto pilota che ha consentito a 38 giovani tunisini di conseguire una formazione specifica nel proprio Paese, in vista di un’assunzione nelle imprese edili italiane impegnate nei cantieri del Pnrr. Nella stessa ottica, inoltre, è stato avviato anche un progetto, che beneficia di fondi europei, per portare in Italia 2mila lavoratori tunisini nell’arco di 36 mesi.