Zelensky: “Mosca mobilita altri 300mila uomini”. La Nato: sul tavolo aiuti per 100 miliardi
Una nuova, massiccia, offensiva russa sarebbe alle porte e l’Ucraina torna ad alzare l’allarme chiamando in causa l’Occidente. “La Russia si sta preparando a mobilitare 300mila soldati in più dall’1 giugno”. Così il presidente ucraino Zelensky in una conferenza stampa a Kiev con il presidente della Finlandia Alexander Stubb, con il quale ha firmato un accordo sulla sicurezza per i prossimi dieci anni.
Zelensky: la Russia si prepara a mobilitare altri 300mila soldati
“Al momento non posso confermare quante persone sono mobilitate in Ucraina”, ha aggiunto Zelensky secondo il quale ”non è necessario mobilitare 500mila persone”, come aveva proposto il suo ex capo di Stato Maggiore, il generale Valery Zaluzhny. Di sicuro la macchina militare di Kiev si prepara a una prevedibile spallata della Russia tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. La Russia – fanno presente gli analisti – potrebbe sferrare l’attacco nella zona tra Kharkiv e Sumy a Nord o puntare verso Odessa a Sud. Non a caso il presidente ucraino sta lavorando per aumentare il numero di uomini pronti a scendere in campo per fronteggiare i militari russi.
Kiev si prepara a una spallata di Putin prima dell’estate
Nelle scorse ore ha firmato una legge che abbassa a 25 anni, dai precedenti 27, l’età minima per essere arruolati. Finora la legge in vigore proteggeva i giovani, con un occhio di riguardo per gli studenti, evitando che fossero mobilitati con la forza. Possibile invece già unirsi all’esercito volontariamente a partire dai 18 anni. Da quando è stata introdotta la legge marziale dopo l’aggressione russa, però, è stato vietato lasciare l’Ucraina agli uomini tra i 18 e i 60 anni. A sentire alti ufficiali che hanno collaborato con il generale Valeri Zaluzhny, rimosso e sostituito dal generale Oleksandr Syrsky, la situazione è molto precaria. In caso di attacco russo, esiste il rischio di un collasso delle prime linee ucraine. La Russia, dopo il forcing delle ultime settimane con droni e missili, potrebbe “bucare la prima linea e spezzarla in più punti”.
Stoltenberg: discusso il fondo da 100 miliardi
Intanto la Nato, per bocca del segretario generale, Jens Stoltenberg, conferma che l’L’Ucraina può contare su un sostegno di lungo periodo. “Non è stata presa alcuna decisione finale sulla struttura del sostegno all’Ucraina, ma certamente ne ho discusso con gli ucraini, con il presidente Zelensky ed il ministro Kuleba”. Così Stoltenberg in merito alla sua proposta di istituire un fondo da 100 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni. “Oggi gli alleati hanno concordato di procedere con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinamento dell’assistenza e della formazione in materia di sicurezza. I dettagli prenderanno forma nelle prossime settimane. Agli ucraini non manca il coraggio, ma le munizioni”. L’idea del fondo convince a metà il ministro Antonio Tajani. “È una proposta politica, ma poi bisogna vedere come declinarla Paese per Paese, in che percentuale, come, quando. Il messaggio politico è che siamo tutti pronti a fare ciò che serve per sostenere l’Ucraina, poi vediamo, dal punto di vista tecnico, che cosa si può fare, se c’è una base giuridica”. Così il capo della nostra diplomazia al termine dei lavori della prima giornata della ministeriale Nato a Bruxelles.
Estorsioni e minacce per reclutare spie ucraine
L’ultima notizia del Servizio di sicurezza ucraino riguarda i metodi utilizzati dai funzionari russi per reclutare spie ucraine: estorsioni, minacce di uccidere i parenti e gli ostaggi, intimidazioni dirette e violenze. Lo riporta il Washington Post che ha visionato filmati, scambi di documenti e di messaggi. E che cita in particolare il caso di un agente russo che ha rivolto un ultimatum a un soldato ucraino, i cui genitori sono stati torturati nella loro abitazione nell’Ucraina orientale occupata dai russi: avvelenare gli alti ufficiali di Kiev a Zaporizhzhia, pena ulteriori sofferenze inflitte alla famiglia. Il soldato ucraino ha accettato, ma il suo piano di avvelenare l’acqua destinata al comando militare ucraino nel sudest è stato sventato, lui accusato di tradimento e ora rischia l’ergastolo.