Ancora sull’imam a Torino. Concia: sveglia compagne! Non avete visto le ragazze segregate dietro una rete?

25 Mag 2024 17:04 - di Redazione

L’imam all’Università di Torino. Ci sono altre angolazioni importanti da cui guardare quell’episodio. Non solo la lezione. Non solo la preghiera in un luogo laico. Non solo il cedimento alla cultura dell’islamismo estremo.  In una foto, postata sui social da Paola Concia, si vedono le ragazze ascoltare l’imam Brahim Baya separate da una rete. 

Una forma di segregazione che dovrebbe risultare intollerabile alle femministe. Lo chiede polemicamente Concia su X: “Ho guardato attentamente la foto. Una rete segrega le ragazze. Le femministe #propal che giustamente combattono il #patriarcato in Italia, sono d’accordo invece con questo trattamento riservato da quella cultura alle donne? Integrazione di chi?”. 

I commenti rafforzano la denuncia che la foto contiene in sé. “Pochi l’hanno visto: le ragazze separate e poste in maniera laterale e visivamente mai guardate dall’imam”. “Ohhh finalmente un po’ di onestà intellettuale… ma queste femministe che hanno combattuto per la parità sono disposte tra una decina d’anni a essere sottomesse e velate?? perché la strada è quella. Un conto è l’accoglienza un conto è la sottomissione culturale”. “Non ci avevo fatto caso. Come quelle vergognose immagini sulle preghiere islamiche in piazza con le donne in gabbia I propal sono a quanto pare oscurantisti. Grazie per aver sottolineato questo aspetto”.

Polemiche non nuove. Ad aprile per la fine del Ramadan a Centocelle in piazza dei Mirti le donne islamiche restarono segregate in un recinto mentre gli uomini pregavano. Una segregazione che è il segnale di come le donne vengono considerate. Tutto ciò trasportato in un ateneo è davvero triste e tristemente tollerato.

 

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