Arrestata in Pakistan la madre di Saman, lapidata dalla famiglia. Deve scontare l’ergastolo in Italia
E’ stata arrestata in Pakistan la madre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara. A dicembre scorso la donna era stata condannata all’ergastolo insieme al marito per l’omicidio della ragazza. Era stato condannato invece a 14 anni di reclusione lo zio. La madre di Saman, considerata l’esecutrice materiale del delitto. era attivamente ricercata. La condanna all’ergastolo, in primo grado, era arrivata a dicembre scorso davanti alla Corte di assise del Tribunale di Reggio Emilia. E’ stata trovata in un villaggio ai confini con il Kashmir, nell’ambito delle attività d’indagine poste in essere in collaborazione con Interpol e la Polizia Federale pachistana.
La madre di Saman si nascondeva in un villaggio del Pakistan
I genitori della 18enne uccisa a Novellara furono riconosciuti colpevoli dell’omicidio, come lo zio. Per i primi è stata riconosciuta la sola aggravante del rapporto di discendenza, mentre è caduta per tutti gli imputati quella della premeditazione. Assolti i cugini. Il cadavere della giovane fu fatto ritrovare nel novembre 2022 dallo zio Danish Hasnain, allora uno dei cinque imputati insieme al padre Shabbar Abbas, alla madre Nazia Shaheen, e ai cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.
«Saman Abbas non è stata uccisa per essersi opposta a un matrimonio combinato o forzato», avevano scritto i giudici della Corte d’assiste di Reggio Emilia, nelle motivazioni della sentenza che ha condannato i genitori e lo zio della 18enne.È questo uno dei punti chiariti «dall’istruttoria e la dialettica processuale, le uniche deputato a farlo» secondo i giudici sull’omicidio della 18enne, uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Questo «è un elemento che nulla toglie e nulla aggiunge alla gravità del fatto – scrivono i giudici – ma che corrisponde a una verità che la Corte è tenuta a rilevare».