Blitz di Ultima Generazione: vernice sui negozi di via Condotti. Il “clima” si arroventa: la folla li insulta (video)
Solo tre giorni fa hanno fatto irruzione nel campo Pietrangeli degli Internazionali di tennis “accolti” da insulti, fischi e boati dal pubblico sugli spalti. Oggi gli ecovandali irriducibili di Ultima Generazione hanno fatto il bis a Roma imbrattando copiosamente le vetrine (e non solo) dei negozi di lusso nella centralissima Via dei Condotti, con la solita vernice arancione. E a corollario dell’ennesimo sfregio eretto a simbolo di azione militante ambientalista, hanno rivendicato il gesto esponendo striscioni con scritto “1 ottobre Giustizia piazza del Popolo” e “Fondo Riparazione”.
Il blitz di Ultima Generazione in Via Condotti
Uno spot autopromozionale con marketing vandalico e tanto di firma in calce che i presenti, che loro malgrado hanno assistito all’ultima incursione vandalica nelle centralissime vie dello shopping, hanno rumorosamente rispedito al mittente. Una scena sintomatica di quello che è davvero il “clima” intorno ai blitz di Ultima Generazione e alle loro contestazioni: gli attivisti sono stati aggrediti e insultati dai passanti prima di essere bloccati dalle forze dell’ordine (sotto il video di AlaNews su Youtube che registra uno dei momenti di tensione e di non sopportazione dei cittadini nei confronti degli ecoteppisti).
I passanti assalgono gli ecovandali: non ne possono più…
La gente non ne può più, ma loro – autonominatisi aedi e alfieri della salvezza del pianeta – insistono coi loro metodi e la loro “colorata” propaganda che continuano a definire “non violenta” ma che è tutto tranne che pacifica: seminare caos e tensione. E provoca danni economici a chi la subisce. Dunque, diciassette persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, questa mattina intorno alle 11 in Via dei Condotti hanno gettato sulle vetrine vernice arancione.
Ultima Generazione, solito sfregio in vernice, soliti slogan apocalittici
Poi hanno messo la firma sul disastro inscenato coi soliti slogan rinverditi in occasione dell’ultima irruzione capitolina. A rivendicare il blitz sono gli stessi attivisti di Ultima Generazione che, stavolta, dedicano la protesta ai lavoratori e ai genitori lavoratori: «Questi negozi sono simboli di una società ingiusta. Questo lusso è basato sullo sfruttamento delle persone e del pianeta», tuona uno degli ecovandali armati di vernice.
La rivendicazione dello sfregio ai negozi griffati del centro capitolino
«Sono preoccupata per tutti i lavoratori, compresi i miei genitori, che anche questa estate saranno costretti a lavorare in condizioni disumane. Rischiando un malore e di finire in ospedale per le temperature folli», gli ha fatto eco una collega intonando gli stessi toni apocalittici di chi l’ha preceduta. E prima di passare il testimone a un terzo attivista, che a sua volta dichiara: «Sono spaventato per noi e per i miei genitori. Ci aspetta un futuro di miseria totale se il governo non attua subito misure di conversione ecologica che tengano conto del divario economico della nostra società».
L’ecumenismo contestatario degli ecovandali di Ultima Generazione
Una sorta di ecumenismo contestatario, quello professato da Ultima Generazione, che sotto il vessillo dell’ambientalismo infila a forza di tutto un po’. E sfregia e danneggia a macchia di leopardo monumenti, palazzi e opere d’arte. Ingolfa il traffico e intasa le strade – con buona pace delle emissioni dei gas di scarico delle auto bloccate negli ingorghi. E impedendo a quei lavoratori di cui oggi dichiarano di voler difendere le istanze di lavorare. Come ancora oggi hanno dimostrato a colpi di secchiate sui negozi…