Buchmesse, FdI ridicolizza il “vittimone” Saviano: ennesima gaffe del circolo degli illuminati
“Siamo oramai all’ilarità con Roberto Saviano, vittima immaginaria dell’ennesima fantomatica censura di un inesistente regime di estrema destra”. Così in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, commentando le polemiche della sinistra sulla Buchmesse.
“Ce l’ha messa tutta – afferma – a trovare un appiglio per giustificare la sua esclusione dalla Fiera del Libro di Francoforte. Con le sue parole aveva immediatamente attribuito la colpa del mancato invito a quello che ritiene ‘il più ignorante governo della Storia italiana’, esternando orgoglio e fierezza per tale esclusione”.
Peccato che le responsabilità non siano da attribuire ad alcun bavaglio imposto dal governo di centrodestra e il dito di Saviano – che puntava contro il governo – deve essere spostato verso l’Associazione Italiana Editori che di certo non lo ha escluso per ragioni politiche. Ancora una volta le ridicole polemiche sulla censura da parte del governo Meloni cadono inesorabilmente nel vuoto”.
Federico Mollicone parla di “ennesima gaffe del circolo degli Illuminati italiano sul caso Saviano riguardo la Buchmesse di Francoforte. Dopo il solito caos mediatico su una presunta esclusione volontaria di Saviano dalla missione italiana, l’Aie ha precisato che la scelta degli autori ospiti a Francoforte è stata frutto di una procedura di dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari e non di criteri politici”.
“Ancora una volta – prosegue il presidente della Commissione Cultura ed Editoria della Camera – le accuse di bavagli e presunte censure da parte della maggioranza si sono rivelate essere delle fantasiose invenzioni. Saviano e il circolo degli ‘illuminati’ chiedano scusa. Come dimostrato in occasione del Salone del Libro di Torino, continueremo ad essere garanti del pluralismo e della libertà editoriale”.
Una posizione ribadita dalla senatrice di Fratelli d’Italia Giulia Cosenza: “L’esclusione di Roberto Saviano dalla Fiera del Libro di Francoforte è frutto della stessa volontà degli editori, come ha chiarito in una nota l’associazione degli stessi”. Insomma, prosegue la vicepresidente della Commissione Cultura a Palazzo Madama, “non vi è dunque stata alcuna censura da parte di nessuno, tantomeno da parte del governo Meloni, della destra, del commissario Mauro Mazza. Si faccia perciò attenzione a dare adito a polemiche dal sapore strumentale – conclude Cosenza – perché siamo di fronte ad un caso lampante e davvero non è il caso di alimentare discussioni in questo caso inutili e fuori luogo”.
“Il vittimone Saviano legga la nota dell’Aie”
“Il vittimone Saviano legga la nota dell’Aie, che più chiara di così si muore – incalza il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura al Senato, Paolo Marcheschi – dove si spiega che la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto di una procedura, fatta di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte. È ora di dire basta alle polemiche e ci auguriamo che anche lo stesso Saviano ne prenda atto”. Improbabile, purtroppo, che l’autore di Gomorra accolga il consiglio.
Quando l’ignoranza galleggia impavida, non ci sono possibilita’ di comprendere la differenza tra giusto e ingiusto, ma saviano fa finta di non capirlo.
manco il vermocane te vole.
Le fatiche intellettuali del gomorroide e oggi vittomologo Saviano, non hanno certo migliorato la cultura dei nostri sani valori ma hanno enfatizzato il peggio della nostra società!
I giovani , specialmente nelle aree più disagiate , queste sue fatiche”intellettuali” li hanno acquisite come esempio di comportamento e di furbizia di vita nella nostra società , anche perchè il messaggio è stato presentato non come documento negativo ma purtroppo come come modo furbo di vivere e di fare soldi senza sacrifici e lunghe attese per imparare un mestiere o una professione!
Basta,,. con questi cattivi maestri!
Basta con questo Saviano, gli italiani “normali” non ne possono più. Va ignoratoooooooo!
Il solito gaffeur, ma Saviano quando la smetterà?
Quando si parla di cultura, Saviano non c’entra niente. Ormai,anche se non andasse di corpo, sarebbe colpa del governo. Poveraccio.
Di questo piagnone frignante se dovrebbe parlare molto meno. L’oblio è la sua condanna migliore. Se purtroppo si continua a parlare di lui si fa solo il suo sporco gioco!!Consiglio: ignorare Saviano sempre e comunque!
Ormai a Saviano, in crisi di creatività, rimane solo l’etichetta del ” chiagne e fotte “. Errore grave pensare di vivere sugli allori di Gomorra.
Napoli è altro…. molto altro.