Campi Flegrei: centinaia di scosse nella notte, gli scienziati rassicurano: “Il magma non sale”
Notte di scosse e di paura nei Campi Flegrei, nella zona tra Bacoli e Pozzuoli, con lo sciame sismico, iniziato ieri poco prima delle 2o e che ha fatto registrare una scossa di magnitudo 4.4, la più forte nella zona dal 1980, alle 20.10. In sono state registrate in via preliminare circa 150 terremoti. I sopralluoghi condotti durante la serata hanno evidenziato piccoli danni agli edifici: alla fine, calcinacci caduti e tanta paura. La popolazione si è riversata in strada, molti hanno preferito dormire in auto senza fare ritorno nelle case e al momento non sono stati segnalati feriti.
Campi Flegrei, allarme e scuole chiuse
A Pozzuoli e a Bagnoli sono state allestite tendopoli predisposte dalla Protezione Civile. A Bacoli allestita un’area per dare ospitalità a chi non ha voluto rientrare nelle abitazioni. A Pozzuoli, in particolare, in una delle zone di accoglienza hanno trovato ospitalità anche 35 famiglie sfollate. “Si tratta di uno sciame sismico con i terremoti più forti, il primo di magnitudo 3.5 mentre, in secondo in via preliminare che abbiamo rilevato è stato di magnitudo 4.4. Abbiamo, poi, registrato altri sisma di potenza minore”, ha dichiarato a Il Mattino il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito. “Finché durerà il sollevamento del suolo, prodotto dalla deformazione crostale, la sismicità continuerà, anche con magnitudo simili alle precedenti o anche maggiori, compatibilmente con la natura e l’estensione delle strutture vulcano-tettoniche coinvolte”, osservava Di Vito in una recente intervista a Il Corriere del Mezzogiorno. Ma secondo gli scienziati non esistono evidenze della presenza di magma ai livelli più superficiali della crosta terrestre.
I sindaci di Bacoli e Pozzuoli hanno disposto la chiusura delle scuole per la giornata di oggi. A Napoli, il sindaco Gaetano Manfredi, ha disposto la chiusura delle scuole nella Municipalità IX e X, che comprendono i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo e Pianura. Scuole chiuse anche a Qualiano, area nord di Napoli.
La situazione secondo l’Ingv
La sismicità non è un fenomeno prevedibile, ricorda l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV: pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso. Allo stato attuale in ogni caso “non si registra un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente”. “I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale”, sottolinea ancora l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV.
Psicologi al servizio della popolazione
Un team di psicologi si è recato tra gli sfollati per fornire assistenza, soprattutto ai più piccoli, nella zona della Solfatara, dopo le scosse che hanno spinto in strada centinaia di persone a Pozzuoli. “Siamo stati tra primi a intervenire, in tempo breve polizia municipale protezione civile e poi gli psicologi dell’associazione psicologi per i popoli hanno partecipato allestimento campo con tende e hanno cominciato a fornire prime informazioni per rassicurare la popolazione perché la situazione è abbastanza complessa”, ha detto presidente dell’Ordine degli psicologi, Armando Cozzuto all’emittente Canale 21. “Più che rassicurare possono essere contenute emotivamente”, ha aggiunto Cozzuto. “Sono reazioni normali sana reazione paura di fronte a pericolo reale, ho vissuto le scosse in prima persona a Pozzuoli ed è impossibile non spaventarsi. L’importante che non ci si faccia prendere dal panico altrimenti le conseguenze possono essere più nefaste, ma devo dire che la popolazione ha risposto bene anche perché abituata al fenomeno del bradisismo. Non ho visto scene di panico”, ha spiegato Cozzuto.