Chico Forti potrà riabbracciare la mamma dopo 16 anni. Di Giuseppe: “Abbiamo il permesso”
Dopo 16 anni Chico Forti potrà riabbracciare la mamma, oggi 96enne. “Pochi minuti fa ho dato alla madre e al fratello di Forti la notizia che Chico ha ottenuto il permesso per visitarli”. A dare l’annuncio atteso è Andrea Di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d’Italia eletto nella circoscrizione nord e centro America, che ha seguito in prima persona il caso Forti, facilitando il suo ritorno in Italia per finire di scontare la sua pena nel nostro paese. Potrebbe lasciare il carcere già domani, accompagnato da una scorta formata da agenti di polizia penitenziaria.
Chico Forti potrà vedere la mamma dopo 16 anni
“Chico aveva incontrato l’ultima volta la madre sedici anni fa, dicendole che probabilmente non si sarebbero più rivisti. Questa donna, oggi 96enne, ha resistito fino ad oggi solo per riabbracciare il figlio. Ringrazio il giudice di garanzia e gli avvocati per la celerità con cui è stato concesso questo permesso, un atto di umanità”, ha concluso Di Giuseppe, impegnato in prima linea nella tutela delle condizioni dei detenuti italiani all’estero.
Andrea Di Giuseppe: abbiamo l’autorizzazione
Forti, infatti, aveva provveduto a inoltrare agli uffici competenti la domanda per avere un permesso urgente per raggiungere Trento e vedere la mamma, Maria Lonar Forti, che ha 96 anni. Una volta rientrato in Italia per scontare la pena, grazie al lavoro incessante del governo Meloni e della Farnesina lontano dai riflettori, ha trascorso la notte in cella nella casa circondariale di Rebibbia per poi essere trasferito nel carcere di Verona, accolto dagli applausi degli altri detenuti.
Al telefono con i familiari: qui rischio di ingrassare
Dal carcere era riuscito a parlare telefonicamente con la mamma e il fratello Stefano. Li ha tranquillizzati sul suo stato di salute e sulla sua sistemazione nella casa circondariale. Ha detto tra l’altro che si trova molto bene e che il rapporto con i compagni è ottimo. Poi ha ironizzato sul paventato pericolo di ingrassare. C’è un cuoco professionista che cucina molto bene un menu italiano, che gli mancava da tanto tempo.
“Spero un giorno di tornare libero, sono innocente”
“Spero un giorno di stare in Italia da uomo libero perché sono innocente“, sono state le prime parole del 65enne triestino all’amico Andrea Di Giuseppe all’arrivo in carcere.