Donzelli: “Dalla sinistra attacchi in malafede al governo. Sul premierato non ci faremo fermare”

19 Mag 2024 9:36 - di Luisa Perri
Donzelli

“È l’ennesimo sciacallaggio di una sinistra capace solo di strumentalizzare, anche i diritti delle persone. Erano tre documenti, uno è stato sottoscritto e altri due no. Non è che se uno non dice esattamente quello che la sinistra pensa diventa omofobo”. Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di Fratelli d’Italia, risponde così alle accuse al governo, che non ha firmato la dichiarazione della Ue sulle persone Lgbt+.

Intervistato da Monica Guerzoni del Corriere della Sera, Donzelli replica punto su punto alle accuse gratuite della sinistra. L’Italia sui diritti è più indietro dell’Ungheria? “Solo chi è in malafede può pensarlo, il governo è schierato per la condanna di qualsiasi discriminazione. Altra cosa è dire nelle scuole che non esistono i maschi e le femmine, ma esiste un ”genere percepito”, anche nei bambini”, sostiene Donzelli.

“Non è questione di essere nemici del gender. Abbiamo preso voti su un programma e non è che si diventa dei mostri se non la si pensa come la sinistra, che le elezioni le ha perse. E non sono mostri gli italiani che ci hanno votato”, dice ancora l’esponente di Fratelli d’Italia.

Donzelli: la sinistra ha un problema con il pluralismo

Che poi assicura che “in Italia non c’è nessun problema con la libertà di stampa, semmai c’è un problema a sinistra con il pluralismo nella libertà di stampa. E non solo. Mi aspetto dagli intellettuali di sinistra preoccupati per la democrazia l’indignazione contro chi impedisce ai ministri di parlare, come era successo a Torino per Roccella e come è successo ieri a Pisa con Bernini”.

Donzelli fa il punto anche sulla riforma del premierato. “Riformeremo questa nazione come promesso agli italiani. Se qualcuno ha proposte costruttive siamo pronti ad ascoltarle, se invece pensano di far scudo alle riforme con i corpi, non ci faremo fermare. Non prendiamo lezioni di democrazia – ironizza Donzelli – da una sinistra che vuole governare anche quando perde”.

Infine, una battuta su Chico Forti: “Grazie all’impegno della nostra nazione e della diplomazia è tornato a casa un connazionale, che da anni doveva rientrare in Italia. Molti si erano impegnati, a parole”. Meloni farà lo stesso con Ilaria Salis, agli arresti domiciliari in Ungheria con accuse assai meno gravi? “Noi gli italiani all’estero li difendiamo, a prescindere dall’orientamento politico”, conclude Donzelli.

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