Europee, FdI cresce nei sondaggi. Il Conte furioso crolla, non c’è l’effetto Salis a sinistra
A tre settimane dal voto per le Europee, Fratelli d’Italia cresce negli ultimi sondaggi e si porta molto avanti rispetto alla soglia psicologica, fissata nel dato delle ultime Politiche, al 26%, mentre il Pd accelera, il M5S cala bruscamente e Forza Italia supera la Lega. Sono le intenzioni di voto registrate ieri, 20 maggio, dal sondaggio Swg per il Tg La7 che mostra i dati se le elezioni europee si tenessero adesso.
Tre settimane alle Europee, FdI aumenta, il M5S cala dello 0,5%
Fratelli d’Italia guadagna dunque lo 0,2% e sale al 27% confermandosi primo partito con un margine di 6 punti sul Pd, che cresce dello 0,5% e arriva al 21%. Non paga, invece, sul fronte grillino, la strategia della tensione scatenata sul duello tv tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, fatto saltare dal M5S con esposti all’Agcom e una campagna di demonizzazione del confronto democratico. “Vogliamo che siano rispettate le regole della par condicio. Siamo in una campagna elettorale per un voto proporzionale, non ci sono partiti o leader che rappresentano la maggioranza e l’opposizione. Tutti i leader rappresentano i propri partiti. Questa impostazione del duello tv è profondamente sbagliata, vogliamo il rispetto degli elettori. Non siano ingannati”, aveva detto Conte, per poi incassare lo stop. Ma tutto ciò non ha pagato, nei consensi, almeno nei sondaggi.
Il M5S fa un passo indietro e cede lo 0,5% scivolando al 15,7%. Forza Italia-Noi Moderati fa segnare +0,1% e vale l’8,4% mettendo a segno il sorpasso sulla Lega, che cede lo 0,3% fino all’8,3%. Seguono Verdi e Sinistra al 4,6%, con un passettino dello 0,2% che non sembra frutto di una particolare esplosione di consenso per la candidatura di Ilaria Salis e il vittimismo pubblico del padre contro il governo che l’ha aiutata a ottenere i domiciliari in Ungheria.
I partitini sopra la soglia del 4%
Più o meno stabili tutti gli altri: gli Stati Uniti d’Europa sono al 4,4%, Azione al 4,2%, Pace Terra e Dignità al 2,4%, Libertà al 2,2% e Alternativa Popolare all’1%. Mancano tre settimane al voto: molto può ancora cambiare. Tenendo presente anche l’incognita del vasto campo degli indecisi o tentati dall’astensione: il 38% degli intervistati nel sondaggio Swg infatti «non si esprime».