Fico grave ma stabile. Il presidente slovacco Pellegrini: l’ho visto, è scampato alla morte per un soffio

16 Mag 2024 16:39 - di Lorenza Mariani
Robert Fico

Le condizioni del primo ministro slovacco, Robert Fico, vittima di un attentato messo a segno ieri da un 71enne armato, restano “gravi”, ma sono “stabili”. «La sua capacità di comunicare è limitata». A dare l’ultimo aggiornamento sullo stato in cui versa il premier di Bratislava è il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinak, secondo quanto riportato dal sito dell’emittente locale Ta3. «I medici sono riusciti a stabilizzare le sue condizioni» e «sono in corso ulteriori azioni per migliorarle. Purtroppo però rimangono gravi», ha affermato Kalinak, senza confermare se – come diffuso da alcuni media slovacchi – il primo ministro debba sottoporsi a un nuovo intervento o meno. «Purtroppo non possiamo parlare di prognosi positiva per ora perché le ferite sono molto estese e il corpo sta reagendo con difficoltà. Ma abbiamo molta fiducia nel team dei medici», ha anche aggiunto.

Robert Fico in condizioni «gravi ma stabili»

Non solo. Tornando all’intervento chirurgico eseguito d’urgenza ieri, l’agenzia Tasr riporta le parole della direttrice dell’ospedale in cui è ricoverato il premier slovacco, Miriam Lapunikova, che ha affermato che ieri due équipe chirurgiche hanno operato il Fico per cinque ore. Ora è ricoverato nel reparto di Anestesiologia e Rianimazione. «Il paziente – ribadisce la dirigente sanitaria, chiedendo contestualmente ai media di rispettare la privacy del primo ministro – aveva ferite multiple da arma da fuoco». Intanto Juraj Cintula, l’uomo di 71 anni che ieri ha sparato a Fico, avrebbe rivelato alla polizia di aver pianificato l’attacco pochi giorni prima. Lo riporta l’emittente Markiza, precisando che Cintula avrebbe anche dichiarato che il suo obiettivo non era quello di ucciderlo, ma solo di ferirlo, dicendosi peraltro “orgoglioso” del suo gesto. L’uomo, che da oltre 30 anni aveva regolare porto d’armi, è stato accusato di omicidio premeditato e rischia l’ergastolo.

Dopo un’operazione di 5 ore Fico è in coma farmacologico in Terapia intensiva

Fico ieri è stato sottoposto a un lungo intervento durato 5 ore e ora si trova in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva. «Fortunatamente l’operazione è andata bene e immagino che alla fine sopravviverà. Non è in pericolo di vita in questo momento», ha assicurato nelle scorse ore il vice premier Tomas Taraba. E intanto si ritorna con le indagini e col pensiero al drammatico pomeriggio di ieri quando, contro il premier Fico, Cintula ha sparato cinque colpi, di cui uno allo stomaco, aveva poi spiegato il ministro dell’Interno slovacco, Matus Sutaj-Estok. Il quale, confermando che Fico è in «condizioni critiche», ha anche affermato che l’aggressione, dalle prime indagini, è riconducibile «chiaramente a motivi politici».

Il governo: è stato un «tentato omicidio premeditato»

Non a caso, sulla vicenda anche il ministro della Difesa Robert Kalinak a Bratislava ,ancora in queste ore ha dichiarato: «Quello di ieri è stato un tentato omicidio premeditato» e non un incidente. «Lo scontro politico ha portato fino a un tentato omicidio», ha ribadito il titolare del dicastero della Difesa slovacco. «Un omicidio politicamente motivato», ha poi sottolineato a sua volta il ministro dell’Interno Estok. L’aggressore «é un lupo solitario, e non fa parte di movimenti politici. Ma era insoddisfatto dell’esito delle elezioni».

L’aggressore: «Orgoglioso del mio gesto»

Un attentato, quello compiuto ieri dal 71enne Cintula (che lo rivendica dichiarandosi «orgoglioso del suo gesto»), ha centrato nel mirino il primo ministro populista e filorusso di nuovo in carica dall’ottobre scorso. Una violenza, quella esplosa davanti a un centro culturale di Handlova, cittadina a circa 200 km di auto a est della capitale Bratislava, dove si era appena tenuta una riunione di governo, che ha sollevato un’ondata di sdegno e shock a livello internazionale: dal presidente Joe Biden a quello russo Vladimir Putin, passando per i vertici dell’Ue che hanno parlato tutti di «attacco alla democrazia».

Pellegrini: «Sono andato da Fico, è ancora grave, è scampato alla morte per un soffio»

Non solo. In base a quanto riporta Il Guardian e rilancia il sito dell’Ansa, oggi il presidente eletto della Slovacchia, Peter Pellegrini, ha detto di aver potuto parlare con Robert Fico in ospedale e che spera che il premier possa prendere delle decisioni nei prossimi giorni. «Era molto stanco ed ancora in una situazione di salute difficile. Abbiamo parlato di quanto fossi felice che sia sopravvissuto e gli augurato una pronta guarigione», racconta il presidente slovacco eletto Petr Pellegrini riferendo, durante una conferenza stampa, di essere andato a trovare il premier Robert Fico ricoverato, in una situazione ancora «molto grave».

«Se le ferite fossero state appena pochi millimetri più in là»…

«È scampato alla morte per un soffio», ha affermato, spiegando che se le ferite fossero state «appena pochi millimetri più in là, ora staremo parlando di lui come di un primo ministro scomparso». E ancora. Quello con il premier «è stato un colloquio molto personale, ci conosciamo da oltre 20 anni», ha poi aggiunto Pellegrini, spiegando che «i medici mi hanno detto di essere breve. Gli ho detto che siamo al suo fianco e che gli inviamo un sacco di energia. E che lui supererà questa difficile situazione – ha quindi concluso –. Era molto, molto stanco e non è stato possibile parlare con lui più a lungo o parlare della situazione politica».

L’appello del presidente Pellegrini: «I partiti sospendano la campagna elettorale per le Europee»

E a proposito della situazione politica, rivolgendosi direttamente ai partiti, Pellegrini li ha invitati a «sospendere» la campagna elettorale per le elezioni europee in programma l’8 giugno dopo il tentato omicidio del primo ministro. «Invito tutti i partiti a sospendere temporaneamente o a ridurre considerevolmente le loro campagne», ha dichiarato alla stampa a Bratislava. «La Slovacchia in questo momento – ha quindi aggiunto in conclusione – non ha bisogno di ulteriori scontri e accuse reciproche».

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