I carri armati israeliani avanzano su Rafah. Ultimatum della Ue a Netanyahu: metta fine all’operazione

15 Mag 2024 15:43 - di Redazione

Non si ferma il pressing israeliano su Rafah. Carri armati di Tel Aviv si sono spinti nella parte orientale di Rafah, raggiungendo alcuni quartieri residenziali della città di confine meridionale. Dove più di un milione di persone si sono rifugiate dopo essere state sfollate a causa della guerra contro Hamas a Gaza.

I carri armati israeliani avanzano su Rafah

In Occidente gli alleati internazionali di Israele continuano a esortare Netanyahu a fermare l’avanzata di terra a Rafah, dove si trovano i rifugiati, avvertendo di una potenziale catastrofe umanitaria. Tel Aviv dal canto suo afferma che sta agendo per evacuare i civili prima di muoversi in nuove aree. Per il governo di Netanyahu è un’operazione a Rafah è necessaria come parte del suo sforzo per eliminare i restanti battaglioni operativi di Hamas.

La Ue chiede la fine immediata delle operazioni

Dopo gli avvertimenti degli Usa oggi e Bruxelles a scendere in campo. L’Ue chiede a Israele di mettere fine ”immediatamente” alla sua operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza (dove un milione e mezzo di palestinesi hanno trovato rifugio). Un’operazione che sta causando “ulteriori interruzioni” nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza, “nuovi sfollamenti interni, esposizione alla carestia e sofferenza”. “Se Israele continuerà nei suoi piani a Rafah, i rapporti con Bruxelles ne risentiranno”. Parola del capo della politica estera dell’Unione europea, Josep Borrell.

Gli Usa verso il primo pacchetto di armi a Israele

Intanto l’amministrazione Biden ha comunicato al Congresso che intende inviare un nuovo pacchetto di oltre 1 miliardo di dollari in armi e munizioni a Israele, secondo quanto scrive in Wall Street Journal. Si tratta della prima spedizione di armi annunciata dall’amministrazione da quando, all’inizio del mese, ha sospeso un altro trasferimento di armi, consistente in 3.500 bombe ad alto potenziale. La Casa Bianca ha dichiarato di aver sospeso il precedente trasferimento per evitare che Israele usasse le bombe nella sua crescente offensiva a Rafah.

L’Idf: da Hezbollah raffiche di razzi

In un resoconto delle sue attività, le forze armate israeliano hanno annunciato di aver eliminato diverse cellule armate in combattimenti ravvicinati sul lato gazanese del valico di frontiera di Rafah con l’Egitto. Nella parte orientale della città, dicono, hanno anche distrutto cellule di uomini armati e una postazione di lancio da cui venivano sparati missili contro le truppe dell’Idf. Una raffica di 60 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele, in particolare contro il monte Meron, hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegando che almeno uno di questi razzi è stato lanciato contro la base militare di Biranit al confine con il Libano. “Molti razzi sono stati intercettati dalla contraerea, mentre alcuni hanno causato danni minori”.

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