Il Fatto è alla frutta, il giornale di Travaglio sul rientro di Chico Forti: “Benvenuto assassino”

19 Mag 2024 13:00 - di Maurizio Ferrini

“Benvenuto assassino”. È questo il titolo ignobile scelto da Il Fatto Quotidiano, per la prima pagina di domenica 19 maggio, il primo giorno successivo al rientro in Italia di Chico Forti. Nel tentativo di attaccare Giorgia Meloni, il giornale diretto da Marco Travaglio, tenta la carta dell’insulto per monopolizzare l’attenzione.

Travaglio alla frutta e se ne accorgono anche i lettori

“Spot per Giorgia Meloni. La premier onora Forti, che la elogia al Tg1″, si legge ancora sul quotidiano, che pubblica anche la foto della Meloni con Forti all’aeroporto di Pratica di Mare, dove è atterrato dagli Usa con un volo dell’Aeronautica Militare. Oltre a questa anche lo scatto dell’italiano, condannato per un delitto per il quale si è semore professato innocente, intervistato dal telegiornale della Rai. E poi ancora un altro velenoso titolo su Chico Forti: “Nordio & C. festeggiano. Un’accoglienza da capo di Stato dopo aver ucciso un uomo a sangue freddo”.

Anche i lettori del Fatto spiazzati: “Perché con Di Maio e Conte stavate con Chico Forti?”

Sugli account social del quotidiano di Travaglio e Padellaro, fioccano i commenti indignati di tanti lettori, che a questo punto rischiano di diventare ex lettori. “Vi stimo, però attaccare la premier Meloni usando Chico Forti (almeno in prima pagina) è di una mediocrità assoluta, ognuno è libero di pensare come vuole, ma questa volta siete stati molto superficiali”. E ancora: “Quando ci ‘lavorava’ il vostro ex beniamino Giggino la narrazione era diversa: vedo che in redazione persiste la memoria selettiva”, scrive Ruggero P. in un commento su Facebook Stefano L., tra i fan più attivi della pagina, quindi un “travaglino” non certo un hater di destra, commenta: “Sono perplesso: Il Fatto Quotidiano com’è che quando Giuseppe Conte e Di Maio ci stavano lavorando andava bene? C’è qual quadra che non cosa”. Durissimo invece Pio Di P.: “Giravolte spaziali degne di un misero giornaletto. Se lo avessero portato in Italia allora sai che titoloni da sti asserviti dalla mente e memoria volatile”.

 

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