Inflazione, in Italia cala più che nel resto d’Europa. Siena, Brindisi e Venezia le città più “calde”

18 Mag 2024 12:40 - di Redazione

Negli ultimi sette mesi il dato dell’inflazione a livello nazionale è stato ben al di sotto della soglia del 2% e, secondo la Commissione Europea, quest’anno dovrebbe attestarsi al +1,6%, contro il +5,9% registrato nel 2023 e il +8,7% del 2022. Il dato di quest’anno, inoltre, è nettamente inferiore alla media Ue che, invece, dovrebbe attestarsi al 2,5%. Tuttavia, nell’ultimo anno alcune province italiane sono state colpite dal caro vita, sono Siena, Brindisi e Venezia che hanno registrato un aumento dell’inflazione dell’1,9%. A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Seguono Benevento con il +1,8%, Napoli con il +1,7%, Rimini, Parma e Trieste con il +1,6%. Sono quasi tutte realtà territoriali con una grande vocazione turistica che hanno subito importanti incrementi di spesa delle attività riconducibili ai servizi ricettivi, di ristorazione e alla persona. Un deciso incremento di costo ha interessato anche i trasporti, gli affitti di case e negozi e il carrello della spesa. Tornano alla situazione Ue, tra i 27 paesi che compongono la compongono solo la Finlandia (+1,4 per cento) è destinata a ottenere un risultato migliore del nostro. Non solo. Se in Germania l’inflazione è destinata a salire del 2,4%, in Francia del 2,5% e in Spagna addirittura del 3,1%.

Sebbene la crescita dell’inflazione stia rallentando, la percezione dei consumatori italiani è che i prezzi dei beni e dei servizi stiano invece salendo. In realtà alcune voci di spesa che incidono in misura importante sul bilancio familiare hanno subito delle contrazioni importanti.

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