Landini contestato a Piazza della Loggia: i centri sociali gli rovinano il “comizio”

28 Mag 2024 13:28 - di Natalia Delfino
landini contestato

Maurizio Landini ha voluto trasformare la commemorazione della strage di piazza della Loggia in un comizio contro le riforme e sulla guerra in Medio Oriente. Di fatto una passerella politica che però gli è stata rovinata dai centri sociali pro Palestina, che lo hanno fatto oggetto di una contestazione. Una bagarre che, va detto, che a sua volta appare particolarmente irrispettosa della memoria delle vittime.

Il comizio contro le riforme

Nel suo discorso Landini ha detto che “le ragioni per cui le persone cinquant’anni fa erano in questa piazza erano proprio l’applicazione e la difesa della nostra Costituzione e sconfiggere definitivamente il fascismo, la cultura della violenza e della sopraffazione”. “La nostra Carta costituzionale non va cambiata, va realizzata in tutte le sue parti e in tutti i suoi principi”, ha proseguito Landini, promettendo battaglia sulla base di quello slittamento di piani tra i principi fondamentali e gli articoli sulla forma di governo tanto cavalcato da chi cerca appigli per opporsi alla modernizzazione del nostro impianto istituzionale.

Il pacifista Landini contestato dai centri sociali pro Palestina

Poi il passaggio sul Medio Oriente: “Lo diciamo in modo molto chiaro: è il momento che la politica in Italia e in Europa torni a sviluppare la sua azione. È il momento della diplomazia e della pace, non della guerra, della violenza e della cultura fascista che abbiamo sconfitto e che non vogliamo più fare ritornare”, ha detto Landini, mentre dalla piazza si levavano slogan anti Nato, ma anche contro di lui.

I fischi degli antagonisti

Un centinaio di militanti di area antagonista infatti ha contestato l’intervento del segretario della Cgil con fischi e slogan. “Le vostre guerre, le vostre stragi. I nostri lutti, le nostre lotte. Stop global war, free Palestine”, si legge in uno dei cartelloni esibiti dai manifestanti, tra i quali esponenti di collettivi e realtà bresciane, tra cui il centro sociale 28 maggio.

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