Meloni vs De Luca, vince Giorgia: il web sta con la premier. Da Sgarbi a Feltri a Osho: governatore asfaltato
Nella giornata politica di martedì 28 maggio rimarrà scolpita nella pietra un’immagine: la premier Meloni che stringe la mano a Vincenzo De Luca ricordandogli: “Presidente, sono quella stronza della Meloni, come sta?!’’. Rammentandogli come lui l’aveva apostrofata alcuni mesi fa. Ha polarizzato le discussioni sui social network l’episodio andato in scena a Caivano. Il video è diventato virale sul web. E diciamo subito ai vari esponenti della sinistra che stanno già salmodiando contro la mossa della premier che l’uscita franca e ironica di Giorgia Meloni è piaciuta alla maggior parte degli utenti: a favore della Meloni, infatti, si registra un sentiment positivo del 56%, contro il 44% di sentiment negativo. Emerge dall’istant sentiment realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, tramite Human: la propria esclusiva piattaforma di web e social listening sviluppata con algoritmo a base semantica italiana.
De Luca: Vis Factor per Adnkronos, sentiment positivo per Meloni al 56%
Nella maggioranza dei commenti a favore di Meloni emergono lodi al coraggio e alla franchezza del presidente del Consiglio, ad esempio: “Grande Giorgia!” e “Ha fatto bene, coraggiosa!”. “Gli hai fatto fare una figura di m***a”). Nei commenti critici verso Meloni vengono utilizzati termini forti come “vergogna” e “indegna”. Le emozioni più associate all’episodio sono sostegno (32,7%), vergogna (29,1%), ironia (18,4%) e rabbia (10,4%). Insomma, l’affondo della premier vince sul web e non solo. Avviso ai naviganti, che dalla Gruber a Floris, da Tagadà ai vari talk show si esplicheranno in variegati attacchi al comportamento della premier. Diciamo loro che anche in questa occasione faranno cilecca, ignorando il sentiment positivo che ha suscitato. Già stiamo osservando sbarellare un po’ di censori: da Bonelli di Avs che sentenzia come Meloni “si è comportata come una ragazzina ad una festa di compleanno; che si arrabbia con l’ex compagno di classe. Cioè l’ha messa, come si dice a Roma, in caciara. Ma io non capisco perché la presidente Meloni non possa avere una postura istituzionale. Non ce la fa, proprio”.
“Presidente, sono quella stro…”. Meloni “atterra” di nuovo la sinistra
Dai talk politici del pomeriggio è Tagadà su La 7 a cannoneggiare. Tiziana Panella ospita Emiliano Fittipaldi, che ovviamente stigmatizza il comportamento del premier: “Mi vergogno” dice con aria apocalittica. Prosegue la conduttrice: “Così è una gara di sputi“, afferma. No, nessuna gara di sputi. E’ stato De Luca a provocare. In una carrellata di giudizi offerta dall’Adnkrono, è Vittorio Feltri a chiarire il punto: “Premesso che a me De Luca sta simpatico, siamo amici, sembra Totò. Ma è stato lui a chiamarla ‘stronza’, e dopo che lei dice: ‘sono quella stronza’ non va bene?”. Lui può dirlo e lei no? “Ormai, qualunque cosa dica la Meloni non va bene. Siamo al ridicolo”, aggiunge Feltri.
Feltri e Cruciani: E’ stato De Luca per primo a chiamarla st…Le cose vanno prese con leggerezza
Sulla stressa lunghezza d’onda Giuseppe Cruciani: “Questo tipo di cose, come i video di TeleMeloni, devono far sorridere, devono essere presi con la giuste dose di leggerezza. Giorgia Meloni quando è in campagna elettorale dà il meglio di sé. E poi a sgarbo istituzionale, risponde a sgarbo istituzionale. Non molla niente. À la guerre comme à la guerre. De Luca l’aveva chiamata ‘la stronza’ e lei risponde con la stessa moneta, per di più a casa sua”.
Vittorio Sgarbi: “Meloni avrà un effetto creativo tra i giovani. Ma il primo str…in tv è stato mio”
Da manuale l’esegesi letteraria di Vittorio Sgarbi. Giorgia Meloni “ha usato il linguaggio della contemporaneità e della verità; che testimonia ironia, divertimento e creatività”. “Le frasi della premier Meloni sono una presentazione straordinaria, che ripercorre tutta la grande letteratura del Novecento”. E sfoggia citazioni ad hoc: “L’uso di parolacce, di esclamazioni colorite, parte dal linguaggio irriverente dell’Ubu Re’ di Alfred Jarry, scrittore e drammaturgo francese; passando per le 200 pagine dell’Ulisse di Joyce, fino all’intera opera di Pasolini”, snocciola Sgarbi. Che non rinuncia al suo proverbiale narcisismo arrivando, nel suo excursus sul linguaggio colorito, al 1989: quando, nel corso di una puntata del ‘Maurizio Costanzo Show’, pronunciò lui stesso per la prima volta nella tv italiana la parola ‘stronza’. Lo disse all’indirizzo di una professoressa ospite del talk, che lo aveva definito “un asino poetico”. “Fu un modo per far entrare nella tv il linguaggio quotidiano – ricorda Sgarbi – Motivo per il quale la Meloni con le parole di oggi avrà un effetto creativo fra i giovani“. Secondo il critico d’arte “la Meloni o Draghi non possono dire ‘stronza’, ma Giorgia può dirlo – chiosa – Perché si è inserita in un percorso di realtà”.
Osho: Meloni ha asfaltato il governatore”
Non poteva mancare il giudizio di Osho, al secolo Federico Palmaroli, re delle vignette satiriche : “Fuori da qualunque giudizio ideologico: è stata un’asfaltata pesante, il perfetto esempio della vendetta servita fredda. Ha aspettato che il cadavere passasse sul fiume; anzi ha aspettato di trovarselo davanti e poi ha sferrato il colpo”. Avendo visto il video ha potuto commentare: “Non ho mai visto De Luca con una faccia così, lo ha atterrato. Ancora più clamoroso che arrivi subito dopo il caso delle parole di Papa Francesco”, prosegue Palmaroli. “In 24 ore il pontefice argentino e la premier italiana hanno mandato in soffitta anni di politicamente corretto. Magari da lei te la aspetteresti pure, ma da lui…”. E poi, a sinistra non facciano la solita doppia morale: “I video di De Luca – spesso pieni di insulti, sbeffeggi e turpiloqui- sono considerati dei capolavori di comunicazione. Anche dopo l’uscita del famigerato fuorionda della ‘stronza’, non ricordo sollevazioni dal mondo politico, in particolare da quello femminile”, aggiunge Osho.
Iva Zanicchi: “Battuta Meloni a De Luca da standing ovation”
Aggiungiamo il commento entusiasta di Iva Zanicchi, da sempre estimatrice della premier: “Mi alzo in piedi e posso solo applaudire, standing ovation”.