Olimpiadi Milano-Cortina, corruzione e turbativa d’asta. Tra gli indagati l’ex ad Novari in quota 5Stelle

21 Mag 2024 16:24 - di Sara De Vico

Nel mirino dei giudici i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 per corruzione e turbativa d’asta. Con un blitz mattutino le Fiamme Gialle di Milano hanno setacciato la sede della Fondazione Milano Cortina e quella  Quibyt-ex Vetrya, la società di Orvieto a cui sono stati assegnati i servizi digitali per l’evento. Sequestrati documenti, computer e apparecchi informatici. Perquisiti anche gli uffici di Deloitte, subentrata all’azienda umbra.

Milano-Cortina, si indaga per corruzione e turbativa d’asta

Al momento sono tre gli indagati: l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, nominato nel 2019 in quota 5Stelle, l’ex manager Massimiliano Zuco e l’imprenditore di servizi digitali Luca Tomassini. Le ipotesi di reato sono   corruzione e turbativa d’asta legate ad alcune irregolarità sull’appalto dei servizi digitali vinto dalla società Vetrya. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il marzo 2020 e il marzo 2021

Tre indagati: l’ex ad Novari e due manager

Novari è accusato, insieme a Zuco, di corruzione per avere favorito “l’affidamento delle gare di Fondazione per l’ecosistema digitale” alla società di Orvieto. Secondo l’accusa soldi e altre utilità, come una Smart, sono stati usati “per compiere atti contrari al proprio ufficio. E segnatamente favorire l’affidamento delle gare relative al cosiddetto ecosistema digitale di Fondazione Milano-Cortina”.

Soldi e utilità in cambio per favorire la società Vetrya

Secondo la ricostruzione dei magistrati milanesi, i due dirigenti dell’ente “ricevevano dall’imprenditore Luca Tomassini somme di denaro e altre utilità o comunque ne accettavano la promessa”. Si parla di emissioni di fatture da parte di Vetrya e di Quibyt (entrambe amministrate da Tommasini) nei confronti della Fondazione per importi non inferiori a 1.895.346,60 euro”. Per l’accusa, Tomassini avrebbe favorito la nomina di Zuco a “digital director” e “cto” della Fondazione Milano-Cortina grazie ai “pregressi rapporti” con Novari, procurandogli un incarico da 857.732 euro in due anni, dal 2020 al 2022.

Il tentativo di pilotare la scelta del logo

Nell’indagine della procura c’è anche il presunto tentativo di pilotare il televoto per la scelta del logo di Milano-Cortina 2026. Massimiliano Zuco – si legge nel verbale – era “attivo in interlocuzioni” con Luca Tomassini, con il quale avrebbe insistito affinché uno dei due loghi relativi all’evento avesse la meglio sull’altro”.

Le conversazioni whatsapp che inchiodano gli indagati

Alla base delle ipotesi accusatorie, ci sono alcune “conversazioni whatsapp” che conterrebbero “elementi indiziari” sui reati contestati. Nelle conversazioni – scrivono i pm – il “linguaggio degli interlocutori è esplicito sul punto”.

Assunzioni in un contesto di opacità

La Guardia di Finanza di Milano ha rilevato anche un contesto di ‘opacità”, durante il mandato di Novari, per l’assunzione in Fondazione di personale dipendente” che appare come parte di una cerchia di soggetti conosciuti da Novari stesso nell’ambito di suoi precedenti incarichi dirigenziali”

Abodi: la fondazione è e deve essere una casa di vetro

“Ne siamo stati informati come voi, aspettiamo di capire. La Guardia di finanza fa un lavoro egregio e ha il nostro sostegno. Ora vediamo le risultanze dell’indagine”, è stato il primo commento del ministro per lo Sport, Andrea Abodi. “La fondazione – ha aggiunto – deve essere ed è una casa di vetro”.

Novari fu sponsorizzato dal grillino Spadafora

Novari, 65 anni, compagno dell’ex Missi Italia, Daniela Ferolla, ha una lunga carriera di manager alle spalle. È stato ad di 3 Italia per 15 anni, dal 2001 al 2016. Ma il suo ingresso nella Fondazione Milano- Cortina fu caldeggiato dal movimento 5Stelle con un’operazione gestita dall’allora ministro grillino allo Sport Vincenzo Spadafora. Novari è stato nominato il 6 novembre 2019 (ha lasciato la guida nel marzo 2022) con il sì del ministro Spadafora, dei sindaco di Milano e Cortina Beppe Sala e Gianpietro Ghedina, del presidente del Coni Giovanni Malagò e del governatore Attilio Fontana. “Siamo tutti d’accordo nel designare il nome di Vincenzo Novari come Ceo della fondazione per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Crediamo che abbia tutte le qualità per fare un buon lavoro”. Parola di Vincenzo Spadafora.

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