Padre Pio, a 25 anni dalla beatificazione rimane il santo più amato dagli italiani (video)
Il 2 maggio di 25 anni l’Italia (e la Capitale in particolare), si fermò per la grande cerimonia per Padre Pio beato. Oltre trecentomila fedeli giunsero a Roma da ogni parte d’Italia, per la beatificazione del santo di Pietrelcina.
“Padre Pio, un santo del popolo”
«Padre Pio è una figura ancora attuale che continua ad attirare tanta gente — ha sottolineato Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione, intervenendo a un evento dedicato al venticinquennale — un santo del popolo, perché dal popolo proveniva, un santo capace di comunicare nonostante il suo fosse un cattolicesimo esigente».
Può tornare istruttivo, quanto evidenziò l’Osservatore romano, alla vigilia della beatificazione, ponendo l’accento sull’italianità di Francesco Forgione, salito agli altari come Padre Pio, in particolare sulla concretezza della sua spiritualità. “Perché proprio di fronte a travolgenti fenomeni di omologazione culturale, incarna e ripropone la sostanza di un millennio e mezzo di esperienza cristiana sedimentata nella nostra penisola”. A Padre Pio, cosa più unica che rara nella storia recente dei santi, erano attribuiti miracoli, guarigioni e fenomeni sovrannaturali quando era ancora in vita,
Giovanni Paolo II e il mistero della profezia di Padre Pio
La causa di beatificazione ebbe una tempistica particolarmente celere grazie al favore dimostrato da Giovanni Paolo II. Lo stesso Wojtyla era andato a confessarsi da da Padre Pio a San Giovanni Rotondo, nel 1947, quand’era studente a Roma e aveva 27 anni. Su quegli incontri circolano leggende che hanno ingigantito il mito. Il religioso avrebbe profetizzato il soglio pontificio e l’attentato a quel giovane polacco?
Di sicuro, Wojtyla andò a visitarne la tomba da arcivescovo di Cracovia, nel 1974. E tornò a pregarvi come Papa Giovanni Paolo II, il 23 maggio 1987.
L’elogio dell’ateo Montanelli: fare il santo in Italia è più difficile che altrove
Resta il fatto che Padre Pio rimane un santo nel quale gli italiani manifestano la loro devozione, oggi più che mai, a distanza di 25 anni da quella beatificazione.
Una figura verso il quale anche gli atei devoti, come Indro Montanelli, nutrivano sincero affetto. «Io non conosco Padre Pio, e non azzardo giudizi su di lui – scriveva il grande giornalista in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 14 ottobre del 1960 – Ma credo che la sua onestà, la sua buona fede, il suo slancio, il suo disinteresse fossero fuori discussione anche agli occhi del Vaticano …. Probabilmente nelle cose pratiche è un grosso pasticcione, come è giusto che sia un uomo che tiene lo sguardo fisso al Cielo invece che sulla terra… Fare il santo, in Italia è più difficile che dovunque altrove. Ce ne sono stati tanti, è vero, ma era un’altra Italia. In quella di oggi mancano tutte le premesse, perfino il paesaggio».