Pompei, commovente scoperta: spuntano i graffiti dei bambini fatti poco prima di morire nell’eruzione (video)
Gladiatori e cacciatori dipinti con il carboncino, prima del 79 d.C., sui muri di un cortile di servizio nella casa dei Casti Amanti: è l’ultima sensazionale scoperta che emerge da quel prezioso scrigno di tesori che è Pompei. Il colore è pastoso ma sfumato, e i contorni sono nitidi. La semplicità delle forme rimanda chiaramente alla mano di un bambino, mentre la scena raffigurata si ispira chiaramente alla realtà quotidiana di coloro sui quali aleggia la tragedia di cui saranno vittime di lì a breve a causa del vulcano. Sono disegni a carboncino che nell’esecuzione e nei momenti di vita che ritraggono immortalano spezzoni di vita che tradiscono un senso di dramma e di incipienza di violenza della natura e pericolo che commuovono ancora oggi: una lotta tra gladiatori e bestie, un’immagine impressa da uno spettacolo sull’arena dell’anfiteatro.
Pompei, nuova sensazionale scoperta: spuntano disegni di gladiatori e cacciatori fatti da bambini
Scene venatorie con figure stilizzate di uomini, cinghiali e addirittura una mano di un bambino disegnata con un carboncino su una delle pareti. Pompei e le sue scoperte continuano a stupire. Affabulare. Conquistare. Le ultime novità arrivano dal cantiere della casa dei Casti Amanti. Da oggi l’insula è aperta al pubblico con un percorso sopraelevato su passerelle sospese che consentirà ai visitatori di osservare dall’alto l’intero isolato comprendente la casa dei Casti Amanti, la casa dei Pittori al lavoro e la casa del Cenacolo colonnato, oltre alle attività di indagine e restauro in corso. La nuova scoperta, dunque, aiuta a capire meglio l’infanzia ai tempi degli antichi romani. È il risultato di uno studio avviato dal Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con il dipartimento di neuropsichiatria infantile dell’Università Federico II di Napoli.
Scene di vita dalla quotidianità: gladiatori, pugili, caccia, animali
E ancora, sempre sui disegni di un bambino, l’esperto ribadisce: «Sono fatti con il carboncino preso dalla cucina. Ci sono figure di gladiatori, pugili, caccia, animali. E poi la mano, che abbiamo stimato appartenesse ad un bambino di 5-6 anni. Grazie ad uno studio con colleghe di Neuropsichiatria Infantile della Federico II – aggiunge Zuchtriegel – abbiamo stabilito che quelle figure stilizzate possano effettivamente essere state disegnate da un bimbo di quella età». Mentre il funzionario archeologo Giuseppe Scarpati illustra a sua volta come «il disegno della scena di caccia era stato fatto probabilmente su un mobiletto, perché era più in alto».
Anche nuovi dipinti mitologici e gli scheletri di un uomo e una donna
Non solo. «Non lontano dalla porta d’ingresso della domus, abbiamo ritrovato due scheletri di un uomo e una donna» spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Oltre ai disegni dei bambini sono stati dunque documentati i resti di due vittime, una donna e un uomo, morti nei lapilli del Vesuvio davanti al portone chiuso della casa dei Pittori al lavoro (chiamata così in virtù del fatto che si stava ridipingendo al momento dell’eruzione). All’interno della casa è venuto alla luce un piccolo cubicolo (“camera da letto”), allestito come studiolo in prossimità del tablinum (sala di ricevimento) della casa. Tra le scene mitologiche, un quadretto singolare, senza confronti del repertorio vesuviano, con la rappresentazione di un piccolo bambino incappucciato, forse un figlio deceduto dei proprietari.
Pompei, un percorso nella storia interamente “accessibile”
Da oggi, dunque, come segnala l’Adnkronos, è possibile accedere al cantiere tutti i giorni dalle 10.30 alle 18, attraverso un percorso che, interamente “accessibile”, va ad implementare l’itinerario senza barriere architettoniche Pompei per Tutti, e include un elevatore per il raggiungimento delle passerelle sospese anche ai diversamente abili. Il percorso dall’alto consentirà una visione innovativa e globale dell’intera insula. Nonché dell’architettura delle case romane con l’alternarsi di ambienti vari adibiti ad usi diversi: dal produttivo al commerciale all’abitativo. Oltre che dell’attività di cantiere in atto, nell’ottica di una rinnovata e migliore fruizione al pubblico. L’ingresso – rende noto l’Adnkronos – da via dell’Abbondanza, sarà contingentato allo scopo di garantire un’ottimale accessibilità e fruizione in sicurezza del percorso, anche in considerazione delle attività in essere al livello archeologico.