Salta il confronto Meloni-Schlein. Qualche gelosia di troppo a destra, a sinistra (forse) mano tesa a Elly
Alla fine il confronto tra Giorgia Meloni e Elly Schlein non si farà. Un peccato, secondo il nostro punto di vista, perché avrebbe senza dubbio coinvolto gli elettori, anche i più giovani, magari invogliandoli a recarsi alle urne. Il che, in tempi di disaffezione elettorale così profonda, sarebbe stato un fattore positivo. Dice: non era rispettoso delle regole. Ma era rispettoso della verità: la leader dello schieramento di maggioranza e la leader di quello di opposizione.
Ma veniamo al dato politico di tutta la faccenda. La Rai annuncia così la disdetta dell’appuntamento a Porta a Porta da Bruno Vespa, fissato in precedenza per il 23 maggio. “Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti”.
Dunque hanno vinto, per quanto riguarda il duello, i turbamenti di Antonio Tajani e le bizze di Giuseppe Conte, che ora propone un confronto tra tutti da Enrico Mentana su La7. Schlein ha già detto di sì. Ed è a questo punto che sorge un dubbio: non sarà che è stata tutta una manovra per affossare il duello a due da Vespa e traslocare il dibattito su La7 e salvare la leader del Pd da un confronto a due in cui partiva chiaramente svantaggiata? Del resto l’idea di un confronto nasce alla conferenza stampa di gennaio in cui un giornalista di Skytg24 lanciò l’idea a Giorgia Meloni che si dichiarò subito disponibile.
Elly Schlein ha subìto l’iniziativa. E c’è da credere che ne sia stata anche preoccupata, essendo sicuramente meno strutturata rispetto a un confronto del genere di una che viene dalla militanza e ha decenni di opposizione alle spalle (e lo si è visto quando ha affrontato la platea del congresso della Cgil senza battere ciglio). E siccome mentre si trattava sul confronto in tv né Conte né Fratoianni hanno detto una mezza parola mentre a data fissata hanno cominciato a strepitare è possibile e probabile che lo abbiano fatto per salvare Elly e il suo fragile carisma da un duello tv da cui la segretaria dem non vedeva l’ora di fuggire. Anche perché a suo modo di vedere non avrebbe giocato in “casa” ritenendo troppo schierato il salotto di Vespa.
Adesso Giuseppe Conte fa il gradasso e su Fb invia messaggi alla premier: “Cara Giorgia che farai adesso? Ti tirerai indietro rispetto a un confronto con il sottoscritto e gli altri leader? Dai, vieni da Mentana”. In attesa che arrivi risposta – sempre che arrivi – ci limitiamo a ricordare che una che ha sempre detto che è lei a dare le carte non si farà certo dettare tempi e luoghi del confronto da un leader minoritario benché voglioso di protagonismo. Staremo a vedere.