Saviano, pianto e insulti per l’esclusione dalla Buchmesse: “Mazza non ha le competenze. Governo ignorante”
Non la prende bene. L’ego smisurato di Roberto Saviano, non invitato alla Buchmesse di Francoforte, non ci ha messo molto a palesarsi. Dalle colonne della Stampa che lo intervista attacca scompostamente Mauro Mazza e il governo. Diciamo scompostamente perché la reazione è un misto di rabbia, narcisismo ferito e rivendicazione orgogliosa al non essere della partita. Di tutto un po’. La cosa certa da tante contraddizioni è che lo scrittore ha accusato il colpo: senza di lui, del resto, come può minimamente essere concepita una kermesse libraria? Del resto, anche dalla sinistra politica si è asistito al coretto ridicolo della democrazia in pericolo per l’esclusione dello scrittore di Gomorra. Lo volevano ospite d’onore a Francoforte. Con notevole sfregio dei 100 scrittori di vaglia che rappresenteranno l’Italia il prossimo ottobre. Sconcerta il deputato Filippo Sensi che ha invitato velatamente gli altri autori invitati all’ammutinamento: «Via Saviano dalla Buchmesse. Mi chiedo adesso che ci facciano lì gli altri scrittori italiani, dopo questa decisione che ha esattamente quel sapore, quel significato». Enrico Letta è stato lapidario: «Io sto con Saviano», riporta la sua reazione il Tempo.
Saviano non l’ha presa bene: “Il governo più ignorante di sempre”
Saviano inizia sputando veleno: Non essere presente «mi inorgoglisce. Sono fiero di non essere stato invitato da quello che ritengo il più ignorante governo della Storia italiana. E mi fa sorridere quanto siano inefficaci questi ostracismi: più censurano e bloccano, più la società culturale e civile si fa sentire. E va dalla parte opposta agli schemini punitivi e alle azioni di rivalsa». Stizzito e confuso, parla di rivalsa e di operazione “punitiva” ma poi afferma poi di avere sempre saputo come sarebbe andata a Francoforte. Una domanda lo spiazza: “Antonio Scurati è stato invitato e ha declinato. Lei, se fosse stato invitato, avrebbe fatto lo stesso?”, gli chiedono. «Non ho mai pensato che sarei stato coinvolto: mi aspettavo che sarebbe andata com’è puntualmente andata». Glissa sull’autore che ha monopolizzato l’eco mediatica più di lui negli ultimi tempi. Ricordiamo come in concomitanza del polverone sul monologo mai censurato, lo scrittore di Gomorra si affrettò sui social a rivendicare per sé il primato del telemartirio.
Buchmesse di Francoforte, Mazza manda fuori giri Saviano
Dunque, che Saviano sia stato invitato da Mauro Mazza e che lo scrittore abbia declinato gli importa poco. Importante è per lui indossare i panni della vittima predestinata. Dunque rupertica l’assioma che se non è stato invitato è perché siamo in presenza di un governo ignorante. Anzi, il “più ignorante” della storia. Così fa spallucce e se la ride quando deve commentare le precise parole del commissario straordinario del governo: ossia che alla Buchmesse -dove l’italia sarà ospite d’onore – si è preferito «dare voce a chi finora non l’ha avuta». Mazza ha aggiunto un particolare che poi a Saviano avrà provocato un attacco di bile: «Abbiamo evitato autori di testi non integralmente originali».
“Banali scuse”
L’idea che i suoi scritti non rientrino nel canone della originalità lo manda in tilt: «Sono banali scuse, servono a velare malamente il messaggio, del resto chiaro: fate i bravi e sarete parte della banda. Per questo sono profondamente grato a Paolo Giordano, che non sarà a Francoforte e lo ha deciso tempo fa, per diverse ragioni, immaginando anche che ci sarebbe stata una “selezione” a mio svantaggio». Gli si fa rilevare che che Giordano «aveva altri impegni», come ha spiegato Mazza. «Sorrido», risponde. Poi gli parte l’embolo:
Saviano insulta Mazza: “Non ha le competenze per giudicare”
«Criteri? Mauro Mazza non ha le competenze per decidere e capire quali scrittori invitare all’evento editoriale più importante del mondo. Fa solo scelte politiche». Insomma, prima non gli interessa esserci, fino a sentirsi “orgoglioso” per l’escusione. Ma poi riversa tutto il suo livore sull’ “incompetenza”, del commissario: gioran lista, già direttore di Rete1, del Tg2, di RaiSport, scriotore e saggista di testi storici e politologici. Acceccato dall’ira – che pure vuole dissimulare- dopo Mazza, critica tutti gli altri autori che saranno presenti alla Buchmesse. “Sul presunto spazio che si vuole dare alle voci che finora sarebbero state tenute in silenzio, basta dare un’occhiata ai cento nomi in cartellone: nella maggior parte dei casi si tratta di intellettuali che hanno visibilità su tutti i media, che sono spesso in tv, che sono popolari e partecipano frequentemente al dibattito pubblico”.
Saviano si autoelogia: in Germania mi amano
Poi si autoincensa quando ricorda che a chiedere di lui a Mazza in conferenza stampa è stato un giornalista tedesco. «In Germania i miei libri hanno seguito. In alcuni casi quello tedesco è stato il mio primo mercato. E infatti, subito dopo l’annuncio del programma, ho ricevuto l’invito per i giorni di Francoforte da librai, traduttori, editori. E allora di cosa si lameenta?