Vandalizzata la sede di Pro Vita: “Siamo a oltre 10 attacchi. Aspettiamo la solidarietà di Schlein e Gualtieri”
La sede di Pro Vita & Famiglia a Roma è stata vandalizzata con la scritta “Transgender rulez” e simboli Lgbt. A denunciarlo è stata la stessa associazione, che ha ricordato che “ormai siamo arrivati a oltre dieci in meno di tre anni“.
Vandalizzata la sede di Pro Vita: “Oltre 10 attacchi in meno di tre anni”
”Difficile non collegare questo atto vandalico con la manifestazione transgender che si è svolta a Roma sabato 18 maggio, il giorno dopo la Giornata contro l’omofobia e la transfobia”, ha sottolineato il portavoce di Pro Vita, Jacopo Coghe, per il quale “la comunità Lgbtqai+ chiede un rispetto che però non mette in pratica, attaccando in continuazione il diritto di espressione e di esistenza di chi non si allinea all’Agenda arcobaleno”.
“Ancora aspettiamo la solidarietà di Schlein e Gualtieri”
”Siamo ormai tristemente abituati a questi atti, che spesso in passato hanno coinciso proprio con manifestazioni, cortei o eventi”, ha proseguito Coghe, ricordando “la Manifestazione contro la Violenza sulle donne dello scorso 25 novembre, durante la quale si è arrivati ad un vero e proprio assalto, con vetrine infrante, serrande divelte e il lancio di un ordigno incendiario rinvenuto dalle forze dell’ordine, che solo per caso non è esploso all’interno della sede”. “E pensare – ha aggiunto il portavoce di Pro Vita – che stiamo ancora aspettando, da allora, la solidarietà del segretario del Pd Elly Schlein e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri che, siamo sicuri, se tutti questi attacchi fossero stati diretti contro sedi di organizzazioni Lgbtqia+ li avrebbero, giustamente, condannati e avrebbero inneggiato all’emergenza nazionale”.
Manifestazioni e vandalismi: un binomio che si ripete
Nell’elenco di attacchi subiti dall’associazione Coghe ha parlato delle “scritte con minacce, insulti e offese a ridosso della Giornata della Donna dell’8 marzo 2022” e delle “minacce verbali durante il Gay Pride del 10 giugno 2023”, gli “atti vandalici il 12 giugno dello stesso anno con scritte come Vendetta transfemminista, Aborto libero, Fasci appesi, accompagnate dal lancio di uova”. “Persino durante una manifestazione pro Palestina e contro il conflitto in corso con Israele, del 28 ottobre 2023, sono apparse scritte quali ‘Giù le mani dai nostri corpi, Sui nostri corpi decidiamo noi, Pro Vita m***e’, mentre sempre l’immagine dell’embrione sulla nostra serranda è stata imbrattata il 14 novembre 2023, pochi giorni dopo essere stata dipinta, e alla Vigilia di Natale dalla nota Street Artist ‘Laika’ con un murales raffigurante un Presepe arcobaleno con ‘due Madonne’”, ha proseguito.
Coghe: “Nel mirino perché lontano dal pensiero unico dominante”
Per Coghe la frequenza con cui viene vandalizzata la sede di Pro Vita dimostra ”che in Italia non c’è davvero libertà di manifestazione del pensiero quando la propria opinione è diversa dal pensiero unico dominante. Ma, come in passato – ha assicurato – non ci faremo intimidire né fermare e proseguiremo con le nostre battaglie e le campagne di sensibilizzazione in favore della Vita, della Famiglia e della libertà educativa”.
Foti: “Solidarietà a Pro Vita, nessuno li potrà silenziare”
“Voglio esprimere la mia solidarietà all’associazione Pro Vita & Famiglia per l’ennesimo attacco vandalico- il decimo in tre anni- subìto ai danni della loro sede”, ha detto il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. “Questi attacchi rappresentano evidentemente la volontà, da parte di chi inneggia alla libertà e al rispetto ma poi non li pratica, di voler silenziare chi porta avanti idee e opinioni che contrastano con le loro. Nell’indifferenza del Pd e del segretario Schlein che ad oggi non hanno condannato simili violenze, siamo certi che l’associazione Pro vita & Famiglia non si lascerà intimorire da queste prepotenti minoranze, che vorrebbero imporre – ha concluso Foti – il loro pensiero unico”.