Bilaterale a porte chiuse Meloni-Stoltenberg. La presidente del Consiglio ha ricevuto a Palazzo Chigi il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in visita a Roma. Un incontro strategico, anche in vista del Vertice dell’Alleanza atlantica in programma a luglio a Washington. Focus sulla questione ucraina, la crisi in Medio Oriente e il tema delle spese per la difesa (con l’Italia al di sotto della soglia del 2% prevista). Tema dirimente proprio mentre il governo italiano si appresta a varare – prima del G7 di giugno a Borgo Egnazia – il nono pacchetto che dovrebbe includere il sistema di difesa aerea e antimissile, a medio e lungo raggio.
Incontro Meloni-Stoltenberg in vista del vertice Nato
Sul tavolo del colloquio annunciato nei giorni scorso dalla Nato, durato circa un’ora, i temi di attualità dell’agenda atlantica nel contesto della preparazione del Vertice Nato. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Il premier in particolare – si legge – “ha ribadito l’aspettativa italiana che a Washington possano essere adottate decisioni concrete in risposta alle sfide caratterizzanti il fianco Sud. In coerenza con l’approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica previsto dal Concetto Strategico della Nato”.
La premier: la Nato affronti le sfide del fianco Sud
Stoltenberg ha definito “un piacere” incontrare il primo ministro Giorgia Meloni e ha elogiato l’Italia per essere un fedele e importante alleato della Nato. “Abbiamo discusso dei numerosi contributi dell’Italia alla Nato e dei nostri preparativi per il vertice di luglio. Quando i leader si incontreranno a Washington, prenderemo ulteriori decisioni per sostenere l’Ucraina, rafforzare le nostre difese e collaborare maggiormente con i partner”. Così via social il Segretario generale della Nato.
Particolarmente apprezzati la postura e l’impegno del governo italiano nella guerra russo-ucraina. “Stoltenberg – si legge in una nota della Nato – ha elogiato il sostegno dell’Italia all’Ucraina, inclusa la fornitura di un sistema di difesa aerea Samp/T con la Francia”. L’Italia, ricorda l’Alleanza, “ha inoltre firmato un accordo bilaterale sulla sicurezza con l’Ucraina. E ha contribuito a rafforzare le difese dell’Ucraina, a sostenere la sua industria degli armamenti e a contrastare le minacce ibride”.
Il numero uno della Nato ha ringraziato Meloni per “i numerosi contributi dell’Italia all’Alleanza”, inclusa la leadership del gruppo tattico della Nato in Bulgaria e il contributo delle forze ai gruppi tattici in Ungheria e Lettonia. “L’Italia – ha sottolineato – partecipa regolarmente anche al Baltic Air Policing e alle operazioni marittime della Nato”. Stoltenberg ha ringraziato il nostro Paese anche per il suo impegno nella missione Nato di mantenimento della pace Kfor in Kosovo e nella missione Nato di addestramento in Iraq.
Si è trattato di “un buon incontro” su una vasta gamma di temi “in questo momento importanti per la nostra sicurezza”. Il Segretario generale ha quindi ricordato che l’Italia “gioca un ruolo molto importante da presidente del G7”. Infine ha accolto favorevolmente il ruolo chiave dell’Italia nello sviluppo dell’approccio della Nato nei confronti del suo vicinato meridionale.
In occasione della visita a Roma Stoltenberg ha chiarito che “la Nato non ha intenzione di schierare forze in Ucraina. Quando ho visitato l’Ucraina la scorsa settimana non hanno chiesto truppe Nato in Ucraina, quello che hanno chiesto è più supporto”.